venerdì 4 novembre 2016

LE OLIMPIADI DEL 1936 Recensione

produzione TieffeTeatro presenta

FEDERICO BUFFA

LE OLIMPIADI DEL 1936
di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca, Jvan Sica

con
ALESSANDRO NIDI pianoforte
NADIO MARENCO fisarmonica
CECILIA GRAGNANI voce

direzione musicale ALESSANDRO NIDI
costume PAMELA AICARDI  luci MARIO LOPREVITE
tecnico luci GIULIANO BOTTACIN  foto LAILA POZZO

regia
EMILIO RUSSO e CATERINA SPADARO


LE OLIMPIADI DEL 1936 in scena alla Sala Umberto dal 1 al 6 novembre 2016 è uno spettacolo davvero singolare, e di una luminosità accecante, tanto che mi sento di ringraziare il direttore della Sala Umberto Alessandro Longobardi per avere scelto di mettere in cartellone questo spettacolo. Narrazione di eventi, con accompagnamento musicale, questo il dato tecnico. Senza dubbio Federico Buffa è in grado di raccontare con grande maestria gli eventi sportivi, ma non è solo quello, è molto di più è il raccontare le olimpiadi del 1936 a Berlino, con tutta probabilità le più famose olimpiadi in un modo che faccia vedere le contrapposizioni e il confluire della grande storia e della piccola storia, mettendo in luce da una parte l'impossibilità di fermare il talento, infatti, in piena Germania nazista ci furono più di una medaglia d'oro conquistata da atleti afroamericani in particolare da Jesse Owens, e dall'altra porre in rilievo che non sempre un paese dove non sono promulgate leggi razziali poi nel concreto applica una reale integrazione delle diverse etnie. Al rientro negli Stati Uniti proprio a Jesse Owens fu difficile trovare un alloggio presso gli albergatori newyorchesi per lui e la sua famiglia proprio perchè di colore. Quello che Federico Buffa propone è un viaggio attraverso questo modello di organizzazione che furono le olimpiadi del 1936 e che per molti anni ne resteranno il paradigma,andando a toccare da vicino alcuni dei protagonisti: Leni Riefenstahl, regista, attrice e fotografa tedesca che girò il film documentario Olympia: festa dei popoli- Olympia : festa di bellezza. Il primo documentario girato su una olimpiade, in cui furono utilizzate molte tecniche cinematografiche innovative per l'epoca. Eleanor Holm nuotatrice statunitense, partita per le olimpiadi ma poi espulsa ancora prima di arrivare in Germani a a causa delle troppo frequenti ubriacature sulla nave. lo stesso Jessi...J.C. Owens il primo della sua famiglia ad andare all'università, Sohn Kee-chung, atleta Koreano, costretto  a gareggiare sotto la bandiera Giapponese, perchè nel 1936 il suo paese era sotto la ominazione nipponica. E poi l'omaggio alla città di Parigi che Hitler voleva bruciare. Ad accompagnare la narrazione di Buffa troviamo Alessandro Nidi al pianoforte, Nadio Marenco alla fisarmonica e la voce di Cecilia Gragnani.
Miriam Comito


Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra.
Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano.
È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”.
E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto: Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Il secondo giorno qualcuno consigliò il fuhrer che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura 4, due record mondiali e un record olimpico, il tutto documentato, in diretta, con le immagini di Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens.
Mentre in quella stessa estate del ‘36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa era china. Non erano giapponesi, erano Coreani. Il vincitore Sohn Kee-chung, 52 anni dopo, portava dentro lo stadio di Seul la fiamma olimpica del 1988 indossando come una seconda pelle la maglia della sua nazione, la Corea. Le storie dello sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte lo fermano, quasi a chiedere a tutti una riflessione, una sospensione.
Le Olimpiadi del 1936: una storia fatta di tante storie e dentro altre storie.

Noi le raccontiamo all’interno di un luogo senza tempo, un luogo dimenticato, sospeso tra il sogno e la realtà. Le raccontiamo con le parole di chi c’era in quei giorni esaltanti e tremendi, le raccontiamo con lo stile narrativo incalzante di Federico Buffa, le raccontiamo con la musica e le canzoni evocative di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia, le raccontiamo con le immagini “rivoluzionarie” di Leni Riefensthal.
Le Olimpiadi del 1936 è uno spettacolo che miscela differenti linguaggi teatrali per una narrazione civile emozionale che non trascura gli accenti tragicomici.
In scena oltre Federico Buffa, che interpreta la parte di Wolgang Fürstner, comandante del villaggio olimpico, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, I giorni delle Olimpiadi di Berlino.

“Un buco nella storia, ma noi non ce ne accorgevamo affatto”
Wolfgang Fürstner, Le Olimpiadi del 1936.

FEDERICO BUFFA – giornalista e telecronista sportivo per Sky, inizia ad occuparsi di basket negli anni ’80 ed è tra i massimi esperti italiani di NBA e sport statunitense. Tifoso del Milan, ha collaborato con il canale tematico rossonero Milan Channel. Nel 2014 incontra un felice successo di pubblico con la trasmissione Federico Buffa racconta storie mondiali, trasmessa su Sky, a cui segue il libro Storie Mondiali, edito da Sperling & Kupfer, e scritto a quattro mani con il giornalista Carlo Pizzigoni.
1 – 6 NOVEMBRE 2016
SALA UMBERTO di Roma
Prezzi e orari: da 32 a 23 euro dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17

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