mercoledì 28 settembre 2016

Al via l'Accademia Professionale Stap Brancaccio: cinque piani di sale polifunzionali dedicate alla formazione a Roma

STAP BRANCACCIO
Accademia di recitazione, drammaturgia e regia
Anno accademico 2016/2017
Si è svolta ieri mattina dalle ore 11.00 presso i rinnovati spazi dell’ex cinema impero, oggi Centro Culturale Spazio Impero, la presentazione del nuovo anno accademico2016/2017 dell’Accademia Professionale Stap Brancaccio diretta da Lorenzo Gioielli.

L’ Accademia Professionale STAP BRANCACCIO giunge al suo terzo anno di attività e apre l’anno accademico 2016/2017 il giorno lunedì 24 ottobre 2016 nei rinnovati locali dello storico Cinema Impero, oggi Centro Culturale Spazio Impero, in Via di Acqua Bullicante, 121 a Roma; cinque piani di sale polifunzionali dedicate interamente alla formazione teatrale.
La Stap Brancaccio Accademia di recitazione, drammaturgia e regia nasce da un’idea del direttore artistico del Teatro Brancaccio e dellaSala UmbertoAlessandro Longobardi, da sempre convinto dell’importanza della formazione dei giovani attori. Lorenzo Gioielli, attore, drammaturgo e regista romano, a cui è affidata la direzione artistica dell’Accademia e Rossella Marchi, organizzatrice teatrale e direttrice organizzativa della scuola, accolgono la sfida perseguendo - da tre anni - con grande entusiasmo, l’obiettivo di formare artisti completi in grado direcitare, scrivere e dirigere un testo teatrale. A questo scopo rilanciano ogni anno l’assetto interno dell’Accademia arricchendola di nuove collaborazioni e mettendo in relazione gli allievi con il mondo del lavoro. Grazie alla precisa volontà di Alessandro Longobardi di impiegare gli allievi diplomati all’Accademia Stap Brancaccio nelle sue produzioni, lo spettacolo dal titolo Il segreto del teatro, regia di Lorenzo Gioielli, che andrà in scena alla Sala Umberto di Roma dal 21 marzo al 2 aprile 2017, vedrà coinvolti nel cast quattro degli allievi del terzo anno accademico.
L’accademia Professionale Stap Brancaccio accoglie quindici allievi l’anno, ha una durata triennale ed è rivolta a ragazze e ragazzi dai 18 ai 26 annie persegue lo scopo di formare artisti utilizzando gli insegnamenti delle tre arti fondamentali del teatro: recitazione, drammaturgia e regia in una fusione senza soluzione di continuità. L’allievo viene condotto a farsi strumento e autore dell’evento teatrale: dalla lettura di un testo, alla sua interpretazione attraverso le fondamentali tecniche di recitazione e regia, comprendendo e anche creando strutture drammaturgiche e testi originali.
Il giorno lunedì 3 ottobre alle ore 10.00 presso il Centro Culturale Spazio Impero in Via di Acqua Bullicante, 121, si terranno le audizioni di ammissione all’anno accademico 2016/2017 dell’Accademia Stap Brancaccio.
Per partecipare alle audizioni invia Cv + lettera motivazionale a stap@teatrobrancaccio.it

I DOCENTI DELL’ACCADEMIA PROFESSIONALE STAP BRANCACCIO
direzione artistica Lorenzo Gioielli

Il teatro è uno strumento terribile e magnifico che da sempre l’essere umano utilizza per divertirsi, spiegare e spiegarsi. Non è, come spesso si è detto troppo sbrigativamente, “lo specchio del mondo”. Il teatro è il mondo. Il teatro rappresenta come siamo, come potremmo o come ci vergogniamo di essere. Per far questo alcuni artisti, scrittori, registi o attori, da migliaia di anni si battono per realizzare quello che gli spettatori riescono solo a immaginare, finché non vi assistono: raccontare una storia che cambierà la vita di qualcuno dei presenti, in un tempo prefissato, in uno spazio condiviso
(Lorenzo Gioielli)

Alberto Bellandi – movimento scenico
Il training è la fase preparatoria dell'attore in vista del proprio mestiere, è il mezzo per controllare il proprio corpo e dirigerlo con sicurezza all'interno dell'azione scenica. Il training di movimento scenico si occupa in modo specifico della parte visibile dell'attore, di quello che l'attore disegna nello spazio attraverso il movimento del corpo.
Annalisa Canfora - tecnica vocale e dizione


A partire da una combinazione di tecnica inglese e tradizione italiana sviluppiamo un percorso di conoscenza dell'apparato vocale di base in cui respiro, proiezione e tecnica articolatoria concorrono insieme a costruire l'apparato vocale dell'attore.


Virginia Franchi – regia
Regia come rapporto tra parola, corpo e spazio. Il percorso proposto non si pone l’obiettivo di trasmettere una data tecnica di messinscena, piuttosto di indagare e comprendere la libertà e le possibilità di immaginare e creare la scena come narratori a servizio di una storia e del pubblico che l’ascolta.   Affronteremo un percorso che cerca la sintesi poetica di ciascun allievo e lo faremo attraverso diversi strumenti: la letteratura, l’immagine, il suono, l’arte, la musica, per arrivare alla creazione di opere sempre più strutturate che esprimano la particolarità dei loro allievi-autori.
Katia Ippaso - drammaturgia
Una Drammaturgia intesa come composizione. Un corso finalizzato prima di tutto all'Ascolto del materiale umano prodotto dalla stessa classe, e poi alla scomposizione e alla ricomposizione di materiali eterogenei provenienti dalla letteratura, dal cinema, dal teatro, e dalla vita stessa. Il fine è la creazione di un'opera di grandi o piccoli dimensioni che si sincronizzi con la teoria della Natura non Indifferente di Ejzenstejn: organicità e immaginazione al lavoro. Principi che non provengono direttamente dal teatro ma che possono fare la differenza tra un'opera d'arte teatrale dotata di vita e un puro esercizio di stile.




Rosa Masciopinto – improvvisazione
L’improvvisazione - ovvero l’allenamento alla comunicazione in tempo reale, in termini di creazione e rappresentazione - permette al singolo e a un gruppo di sperimentare il racconto, l’imitazione, l’interpretazione, l’invenzione. Chi la pratica si trova necessariamente ad affrontare i propri limiti caratteriali, ma può disporsi a superarli o trasformarli o almeno ad accettarli, nell’ ineluttabile confronto con la paura connaturata all’ esposizione di sé.
Andrea Porcheddu - storia del teatro contemporaneo
Un percorso biennale che affronta, in una prospettiva critica, gli snodi e le tappe fondamentali della storia del teatro internazionale. Focalizzato, per il primo anno, su una lettura prospettica degli elementi fondamentali della Tragedia, della Commedia e del Dramma, il corso porta gli allievi a una percezione delle conseguenze contemporanee della tradizione teatrale occidentale e orientale. In particolare poi, dal secondo anno, i temi di analisi vertono maggiormente sulla scena italiana ed europea dal dopoguerra ad oggi, con un percorso di approfondimento sulle tendenze e gli stili del teatro del nostro tempo.









Daniele Prato - drammaturgia
Il teatro senza drammaturghi sarebbe una sala vuota e polverosa. Gli attori sul palco mugugnerebbero sperduti, senza sapere chi, tra loro, è il buono e chi il cattivo. I registi se ne starebbero in un angolo a piagnucolare perché non avrebbero un inizio, né un finale da montare. Gli scenografi sarebbero a spasso, i costumisti al mare e i critici, in pantofole, davanti alla TV. Non voglio nemmeno pensarci, corro a buttare giù un monologhetto.
Veruska Rossi – recitazione
Il corso di recitazione mira a offrire una preparazione completa a chi è intenzionato a intraprendere la professione dell’attore, affrontando le materie fondamentali come: la dizione, espressione corporea, improvvisazione, del personaggio. Perseguendo l’obiettivo di una necessaria conoscenza e consapevolezza di se e dei propri strumenti espressivi, avvalendosi del “testo”, come unico strumento per raggiungere tali scopi.


STAP BRANCACCIO  Via Mecenate, 2 00185 Roma –  Tel 06 45447670 – 340 6716474 stap@teatrobrancaccio.it      www.teatrobrancaccio.it


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