sabato 28 maggio 2016

PRESENTATA LA STAGIONE 2016-2017 DEL TEATRO DELLA COMETA

 Stagione 2016 | 2017




Roma, 27 maggio 2016 – E’ stata presentata la stagione 2016/2017 del Teatro della Cometa. “Ho sempre cercato nella programmazione del Teatro della Cometa di costruire un calendario equilibrato tra commedie brillanti e lavori più strutturati dal punto di vista drammatico – ha affermato il Direttore Artistico Giorgio Barattolo - Apriamo e chiudiamo la stagione con due spettacoli decisamente comici mentre all'interno troviamo anche qualcosa di più serio. Quasi tutti i lavori sono di drammaturgia italiana con riferimenti a temi ed argomenti che oggi sono di grande attualità. Annoveriamo anche un paio di lavori con richiami  musicali, che hanno sempre riscosso il favore del pubblico. In ultimo si  propone  fuori abbonamento uno spettacolo messo in scena alla Cometa Off, l'altro nostro teatrino situato a Testaccio. Il sipario del Teatro della Cometa è pronto per aprirsi su una nuova emozionate stagione e noi aspettiamo orgogliosi il nostro pubblico”.


La stagione si apre il 28 settembre con TRE PAPÀ PEUN BEBÈ di Antonio Grosso per la regia di RobertoD'Alessandro; protagonisti Mario Zamma, Nicola Canonico, Giuseppe Cantore con Leonardo Barbarisi e con la partecipazione di Alessia FabianiLa commedia affronta, in maniera leggera, la tematica della paternità e dell’amore per i figli, in unsusseguirsi di comicità e strane riflessioni intervallate da momenti teneri e poetici, con un finale inaspettato.


Massimo Venturiello – dal 19 ottobre - è il magnifico interprete di un testo intenso e originale, scritto da Gianni Clementi,dal titolo BARBERIA  BARBA, CAPIDDI E MANDULINU! con un’autentica orchestra da barba siciliana, raccontano un’Italia di altri tempi. Barberia” è la storia di un barbiere, e ubarbiere che si rispetti è il custode di millesegreti e la spia per eccellenza.


Dal 2 novembre Giorgia Trasselli e Enzo Casertano sono i protagonisti di FINCHÉ VITNON CSEPARI - Ovvero WGli Sposi di Gianni Clementi. Per la regia di Vanessa GasbarriCommedia dalla scoppiettante ironia e al contempocapacdfornire interessanti spunti di riflessione, quanto mai di attualità.


Dopo il grandissimo successo della passata stagione, Valentina Cenni, Giampiero Rappa, Giuseppe Tantilltornano dal 23 novembre con NESSUN LUOGO È LONTANO scritto e diretto da Giampiero Rappa, con le musiche di StefanoBollani. Una baita sperduta tra le montagne. Una ragazza giovane e misteriosa entrare in contatto coMario, uomo dimezza età, burbero e cinico che da tre anni ha chiuso ogni rapporto con il mondo.




Ancora un grandissimo successo collaudato dal 14 dicembre per accompagnare tutte le vacanze di natale: LE BELLE NOTTI di Gianni Clementi per la regia Claudio Boccaccini. Il 12 dicembre 1969, in pieno fermento ‘sessantottino’, diciassette giovani studenti occupano un noto liceo romano.  Le ansie, le paure, gli innamoramenti, uniti all’eccitazione crescente per l’atto di ribellione che li vede protagonisti, a mano a mano cementano il gruppo.


Il primo debutto del 2017 è quello di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado – l’11 gennaio - con RING di LéonoreConfino. 1quadri sulla vitdi coppia, sulla vita a due, sull’esplosionemotiva che si svilupptra abbracci e uppercut,euforia e certezze, risate dramma.


Dal primo febbraio ci si diverte e si riflette con Carla Ferraro, ValentinMartino Ghiglia, LaurMazzi, SilviSiravoprotagoniste di MOMS! Il primo varietà sulla maternitàPluripremiato  negli Stati Uniti e in Canada, Mom’s the word(questo il titolo originale), per la prima volta in Italia, è uno spettacolo scritto da 6 mamme-attrici che hanno sopportatole agonie e le estasi  della  maternità.


Il 22 febbraio è il momento di un grande amico del Teatro della Cometa: Gennaro Cannavacciuolo protagonista di YVES MONTAND – UN ITALIANO A PARIGI” recital in due tempi con quartetto, pianoforte, contrabasso, batteria e sax/ contralto. Un “docu-recital” in cui le canzoni più significative di Yves Montand scandiscono le fasi salienti della sua vita e carriera. Canzoni che hanno fatto storia: Les feuilles mortesA ParisSur le ciel de ParisC’est si bonA bicycletteC’est à l’aubeJesuis venu à piedBella ciaoMon manège à moi Paris canaille….


Il 22 marzo torna un testo molto amato e di grande successo: RISIKO – Quell' irrefrenabile voglia di potere di Francesco Apolloni per la regia di Vanessa Gasbarri e le musiche di Jonis Bascir. Un tema sempre di grande attualità: il crollo della vecchia classe politica e la nascita della nuova.


Il 19 aprile arriva sul palco della Cometa Alessandro Benvenuti protagonista di CHI È DI SCENA, del quale firma anchetesto e regia. Con lui sul palco Paolo Cioni Maria Vittoria Argenti. Come spesso accade nei lavori di AlessandroBenvenuti, quel che appare si scopre tutt’altro che vero, e quel che è vero si svela in un intreccio giocoso eimprevedibile, con una specie ddoppio salto mortale drammaturgico che accompagna lo spettatore a un finaleassolutamente inaspettato…


Finale di stagione dal 10 maggio con Marco Zadra e un suo cavallo di battaglia ZADRISKIE POINTcon Tiko RossiVairo, Antonella Salerno, Gianluca Mandarini. Zadriskie Point è il nome dun Jazz Café gestitda un artistaipocondriaco, unballerinzoppa eun barman sordomuto, ma è anche il puntdi vista dMarco Zadra, show manversatile eelegante, che raccontcon una formula vivace le tappe salienti del difficile percorso intrapreso da un attorebrillante.




Si propone  fuori abbonamento uno spettacolo messo in scena alla Cometa Off dal 3 al 13 Novembre: PIANOFORTE VENDESI tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Vitali con Adriano Evangelisti, musiche originali di Patrizio Maria D’Artista e la regia di Raffaele Latagliata.


Nella stagione si inserisce un progetto speciale: LA COMETA DELL’ARTE, un nuovo spazio di incontri pomeridianidestinati a un pubblico dinamico e appassionato di tematiche culturali. Gli incontri si terranno di mercoledì (ore 18) e mirano alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Roma. L’ obiettivo è restituire ai partecipanti l’emozione e l’armonia che formano l’identità profonda del nostro patrimonio culturale; un viaggio attraverso il linguaggio universale dell’arte, che collega passato, presente e futuro. 11 conferenze (da ottobre 2016 ad aprile 2017) - che si avvalgono di relatori di spicco del mondo accademico e personalità della cultura, tra cui Alessandro Viscogliosi, Costantino D’Orazio, Barbara Briganti, Arnaldo Colasanti, Giorgio Muratore, Roberto Valeriani e Guglielmo Villa - su un tema tanto affascinante quanto inesauribile: “I mille volti di Roma - arte e storia, tradizioni e contraddizioni”L’ultima conferenza, dedicata a moda e cinema con la partecipazione di Pino Strabioli e Stefano Dominella, sarà seguita da una festa nel foyer del teatro con esposizione di abiti provenienti dalle collezioni storiche di note Case di Moda romane.


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Stagione teatrale 2016 | 2017



Stagione teatrale 2016 | 2017


Scopri le proposte della stagione del

Teatro della Cometa 2016/2017




Ho sempre cercato nella programmazione del Teatro della Cometa di costruire un calendario equilibrato tra commedie brillanti e lavori più strutturati dal punto di vista drammatico.

Questa volta apriamo e chiudiamo la stagione con due spettacoli decisamente comici mentre all'interno troviamo anche qualcosa di più serio.

Quasi tutti i lavori sono di drammaturgia italiana con riferimenti a temi ed argomenti che oggi sono di attualità.

Anche quest'anno sono inseriti un paio di lavori con all'interno richiami  musicali che hanno sempre riscosso il favore del pubblico.

In ultimo si  propone - fuori abbonamento - uno spettacolo messo in scena alla Cometa Off, l'altro nostro teatrino situato a Testaccio.

Il sipario del Teatro della Cometa è pronto per aprirsi su una nuova emozionante stagione.

 Giorgio Barattolo










SPETTACOLI IN ABBONAMENTO


28 settembre |16 ottobre 2016

Mario Zamma, Nicola Canonico, Giuseppe Cantore,

con Leonardo Barbarisi e con la partecipazione di Alessia Fabiani

TRE PAPÀ PEUN BE

di Antonio Grosso

regia Roberto D'Alessandro

assistente regia Viviana Simone

musiche Mariano Perrella

scene Biagio Barbarisi e Clara Surro

costumi Clara Surro


19 | 30 ottobre 2016

Massimo Venturiello e un’autentica orchestra da barba siciliana, raccontano un’Italia di altri tempi

BARBERÌA, BARBA CAPIDDI E MANDULINU

di Gianni Clementi

con Massimo Venturiello

e un'orchestra "da barba" siciliana diretta da Domenico Pontillo

Compagnia Popolare Favarese: Pasquale Augello percussioni, Peppe Calabrese chitarra e voce, Nino Nobile mandolino, Maurizio Piscopofisarmonica e voce, Mimmo Pontillo mandolino

Regia Massimo Venturiello


2 20 novembre 2016

Giorgia Trasselli e Enzo Casertano

FINCHÉ VITNON CSEPARI - Ovvero W Gli Sposi

di Gianni Clementi

regia Vanessa Gasbarri

con Federica Quaglieri, Luigi Pisani e Alessandro Salvatori

scene e costumi Velia Gabriele

disegno luci Giuseppe Filipponio

direttore di scena Katia Titolo


23 novembre | 11 dicembre 2016

Valentina Cenni, Giampiero Rappa, Giuseppe Tantillo

NESSUN LUOGO È LONTANO

scritto e diretto da Giampiero Rappa

musiche Stefano Bollani

regista assistente Alberto Basaluzzo

scenografia Francesco Ghisu

assistente scenografo Lorena Curti

costumi Lucia Mariani



14 dicembre 2016 | 8 gennaio 2017

LE BELLE NOTTI

di Gianni Clementi

regia Claudio Boccaccini

con Grace Ambrose, Sergio Andrei, Lucia Clementi, Federica Di Lodovico, Mariachiara Di Mitri, Benedetta Fasano, Leonardo Ghini,Eugenia Iorio, Filippo Laganà, Federico Lepera, Luca Paniconi, Paolo Roca Rey, Francesco Sarmiento, Tiziano Scrocca, Camilla Tedeschi,Filippo Tirabassi, Diana Zagarella


11 | 29 gennaio 2017

Michela Andreozzi e Massimiliano Vado

RING

di Léonore Confino

traduzione Antonella Questa

regia Massimiliano Vado

musiche Antonio Di Pofi

movimenti coreografici Valeria Andreozzi

luci Stefano Pirandello

direttore di scena Alessandro Greggia

foto di scena Barbara Gravelli


1 | 19 febbraio 2017

Carla Ferraro, ValentinMartino Ghiglia, LaurMazzi, SilviSiravo

MOMS!

Il primo varietà sulla maternità

di Jill Daum, Linda Carson, Alison Kelly, Barbara Pollard, Robin Nichol e Deborah Williams

traduzione Valentina Martino Ghiglia

regia Ferdinando Ceriani

testi canzoni Toni Fornari

arrangiamenti Stefano Fresi

scena e costumi Marta Crisolini Malatesta


22 febbraio al 19 marzo 2017

Gennaro Cannavacciuolo

YVES MONTAND – UN ITALIANO A PARIGI” recital in due tempi con quartetto, pianoforte, contrabasso, batteria e sax/ contralto

di e con Gennaro Cannavacciuolo

Pianoforte: Dario Pierini - Clarino-sax: Andrea Tardioli - Contrabasso: Flavia Ostini  - Batteria: Antonio Donatone

Regia: Gennaro Cannavacciuolo

Aiuto regia: Valeria D’Orazio

Coreografie : Roberto Croce

Scene: Eva Sgrò

Luci: Michele Lavanga


22 marzo | 9 aprile 2017

RISIKO – Quell' irrefrenabile voglia di potere

di Francesco Apolloni

regia Vanessa Gasbarri

musiche Jonis Bascir

scene Katia Titolo

costumi Cristiana Putzu

luci Corrado Rea

Con Roberto Laureri, Enzo Curcurù, Tommaso Cardarelli, Alessio Del Mastro. Il resto del cast è in via di definizione


19 aprile | 7 maggio 2017

Alessandro Benvenuti

CHI È DI SCENA

testo e regia dAlessandro Benvenuti

con Paolo Cioni Maria Vittoria Argenti


10 | 28 maggio 2017

Marco Zadra

ZADRISKIE POINT

Scritto diretto e interpretato da Marco Zadra

con Tiko Rossi Vairo, Antonella Salerno, Gianluca Mandarini




COMETA OFF

3 |13 Novembre 2016

PIANOFORTE VENDESI

tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Vitali

con Adriano Evangelisti,

musiche originali di Patrizio Maria D’Artista

Regia Raffaele Latagliata











28 settembre |16 ottobre 2016

Mario Zamma, Nicola Canonico, Giuseppe Cantore,

con Leonardo Barbarisi e con la partecipazione di Alessia Fabiani

TRE PAPÀ PEUN BE

di Antonio Grosso

regia Roberto D'Alessandro

assistente regia Viviana Simone

musiche Mariano Perrella

scene Biagio Barbarisi e Clara Surro

costumi Clara Surro


Tre papà per un bebè è la storia dtre amicquarantennche vivono nello stesso appartamentoognuno concentrato nelproprio lavoro e nella propria vita da single: udonnaiolo impenitente, uomosessuale eccentrico e un laureato inginecologia coproblemi con l’altro sesso.

All’improvvisopiomba in questo tranquillo ménage domestico un neonato dpochi mesi e a complicare la situazione, giunge anche in maniera inaspettata una misteriosa e avvenente ragazza. Tra pappe, ninnnanne e pannolini, treaffronteranno problematiche mai immaginate, e l’arrivo della ragazza mette a dura prova la determinazione dei treneopapà…

La commedia affronta, in maniera leggera, la tematica della paternità e dell’amore per i figli, in un susseguirsi di comicitàe strane riflessioni intervallate da momenti teneri e poetici, con un finale inaspettato.





















19 | 30 ottobre 2016

Massimo Venturiello e un’autentica orchestra da barba siciliana, raccontano un’Italia di altri tempi

BARBERÌA, BARBA CAPIDDI E MANDULINU

di Gianni Clementi

con Massimo Venturiello

e un'orchestra "da barba" siciliana diretta da Domenico Pontillo

Compagnia Popolare Favarese: Pasquale Augello percussioni, Peppe Calabrese chitarra e voce, Nino Nobile mandolino, Maurizio Piscopo fisarmonica e voce, Mimmo Pontillo mandolino

Regia Massimo Venturiello


Massimo Venturiello è il magnifico interprete di un testo intenso e originale, scritto da Gianni Clementi, dal titolo “Barberia – Barba, capiddi e mandulinu!”. Ambientato in una Sicilia d’altri tempi racconta senza mai cadere nei luoghi comuni la storia “du varveri” (il barbiere), della sua esperienza da emigrante a New York, del suo ritorno, per motivi oscuri, in Sicilia, della sua bottega popolata da personaggi depositari di una cultura antica, narratori eccezionali, anziani cantastorie, picciotti  malinconici. Ad accompagnare il barbiere nel suo racconto una piccola orchestra (la Compagnia popolare favarese) che con un tamburello, due mandolini e una fisarmonica abbandonati in un angolo della barberia danno vita a melodie istintive, ritmi quasi tribali. E queste note non appuntano solo la vita “du varveri” ma raccontano soprattutto, a metà tra una storia di Andrea Camilleri e le atmosfere di Buena Vista Social Club, le passioni di un popolo e di una terra; raccontano di sole, arance rosse, zagare, ricotta, tonnare ma anche di malaffare, sangue, donne piangenti vestite di nero. Senza dimenticare in fondo che “Barberia” è la storia di un barbiere, e un barbiere che si rispetti è il custode di mille segreti e la spia per eccellenza.


“A volte basta una voce, uno sguardo per riavvolgere il nastro registrato di una vita, per avere la sensazione di gustare antichi sapori, di annusare dimenticati odori. Quando poi quegli odori profumano di brillantina e quei sapori ti riempiono la bocca di pinoli, uva passa e sarde, allora ti puoi trovare solo in un luogo: una barberia siciliana. In un angolo, quasi dimenticati, un tamburello, un mandolino e una fisarmonica sono in attesa dei loro padroni. Braccianti, falegnami, pastori, gente semplice che non ha studiato, ma che, per uno strano, oscuro destino, conosce la musica. Melodie istintive, ritmi quasi tribali, che sembrano nascere dalla lava dell’Etna e scendere giù a valle fino a tuffarsi nell’acqua limpida e salata, all’ombra magari di un tempio greco.... Note che raccontano le passioni di un popolo destinato, nel bene e nel male, fin dalla nascita alla grandezza. Una terra che non conosce il grigio, ma tantomeno il bianco o il nero. Sono note che raccontano il sole, le arance rosse, le mandorle fragranti, la ricotta profumata con i fiori di zagare, gli scomposti e superbi balzi dei tonni nella trappola delle tonnare, le strade lontane di Nuova York percorse da picciotti malinconici, il sangue di fratelli dedicati al malaffare, il pianto delle donne avvolte nelle loro mantelle nero pece. Un barbiere che si rispetti (e un barbiere siciliano che regala minuscoli calendari profumati di brillantina merita tutto il nostro rispetto) è il custode di mille segreti e la spia per eccellenza. Se volete sapere le ultime novità, se volete ascoltare l’ultima melodia solo da lui dovete andare: ‘U Varveri!”

Gianni Clementi


2 20 novembre 2016

Giorgia Trasselli e Enzo Casertano

FINCHÉ VITNON CSEPARI - Ovvero W Gli Sposi

di Gianni Clementi

regia Vanessa Gasbarri

con Federica Quaglieri, Luigi Pisani e Alessandro Salvatori

scene e costumi Velia Gabriele

disegno luci Giuseppe Filipponio

direttore di scena Katia Titolo


Commedia dalla scoppiettante ironia e al contempo capacdfornire interessanti spunti di riflessione, quanto mai diattualità. Esiste ancora un modello univoco di “famiglia tradizionale”? Oppure affetto, sentimento e complicità nonconosconbarriere? Scopriamolo assieme in uno spettacolo intensodivertente e ricco di colpdi scena, con dueprotagonisttrascinantcome Giorgia Trasselli ed Antonio Conte, accompagnati in scendai giovani e talentuosi ClaudiaFerri, Nicola Paduano e Alessandro Salvatori.


Nell’inconsueta e ruvida commedia di Gianni Clementi sono le 4,30 di mattina. In casa Mezzanotte fervono ipreparativi per le nozze dell’enigmatico ed intrigante Giuseppe (Nicola Paduano), figlio di Alba (Giorgia Trasselli) eCosimo (Antonio Conte), maresciallo in pensione dell’Arma. Appena rientrato da unmissione in Afghanistan, Giuseppe,paracadutista dei carabinieri, è atteso all’altare dalla futura sposa, figlia del signor Spampinato proprietario del ristoranteLScamorza. Alba, con la sua tagliente comicità, punell’imminenza della cerimonia, non riesce a rassegnarsi all’ideadi imparentarsi con quella che lei definisce una famiglia di “sguatteri” e non perde occasione per ricordarlo ad unesausto Cosimo che con esilarante arrendevolezza continua ad amarla dopo 35 anni dbonari ed inoffensivi litigi. L’arrivodi Miriam (Claudia Ferri) hair stylist  e  make  uartist,  comamdefinirsi, porta in casa  Mezzanottunventata di effervescente e scoppiettante simpatia. Lora fatidica si avvicina, la Chiesa è addobbata, il ristorante la Scamorzattend12invitati casa Mezzanotte si trasforma in un’intricatsituaziondi equivoci e comicità. Tutto pronto. Tuttoperfetto. Tutto quando, come nei migliori giochi teatrali, qualcuno bussa alla porta È Mattia (Alessandro Salvatori)che con la suesuberante personalità

Il tutto diretto con leggerezza e determinazione da Vanessa Gasbarri.







23 novembre | 11 dicembre 2016

Valentina Cenni, Giampiero Rappa, Giuseppe Tantillo

NESSUN LUOGO È LONTANO

scritto e diretto da Giampiero Rappa

musiche Stefano Bollani

regista assistente Alberto Basaluzzo

scenografia Francesco Ghisu

assistente scenografo Lorena Curti

costumi Lucia Mariani


Una baita sperduta tra le montagne. Una ragazza giovane e misteriosa entrare in contatto coMario, uomo di mezzaetà, burbero e cinico che da tre anni ha chiuso ogni rapporto con il mondo.


Che cosa vuole ottenere la ragazza da lui? E che cosa cerca e nasconde Ronny, il giovanissimo e irruento nipote di Marioche a sorpresa e con entusiasmo torna a trovarlo dopo tanto tempo? Perc lentusiasmo si trasforma a poco a poco inrabbia e rancore? Riuscirà l’uomo a difendere la sua baita dalla intrusione dei due ragazzi? O forse è proprioquell’intrusione che sta attendendo da tempo senza saperlo? Mistero, leggerezza, silenzi, ritmi serrati, colpi di scena ecomici in un testo che parla di orgoglio, conflitti tra genitori e figli, amore, perdono.


Note dellautore

Tutta l’azione scenica avviene all’interno di una baita, metafora di quel luogo interno dove ci si isola peproteggersi ecapire cosa si desidera veramente dalla vita. I tre personaggi hanno i difetti, i caratteri e il modo dparlare tipici della commedia. Mario, 50 anni , ex scrittordi successo, ostinato difendere la propria solitudine, recita come se avesse la maschera dell’attore tragico mentre, scena dopo scena, i dugiovani provano in tutti modi a smascherarlo. In questaricerca affannosa e tragicomica i due ragazzi finiranno per conoscere meglio se stessi e ritornare al mondo più adulti.


Giampiero Rappa











14 dicembre 2016 | 8 gennaio 2017

LE BELLE NOTTI

di Gianni Clementi

regia Claudio Boccaccini

con Grace Ambrose, Sergio Andrei, Lucia Clementi, Federica Di Lodovico, Mariachiara Di Mitri, Benedetta Fasano,Leonardo Ghini, Eugenia Iorio, Filippo Laganà, Federico Lepera, Luca Paniconi, Paolo Roca Rey, Francesco Sarmiento,Tiziano Scrocca, Camilla Tedeschi, Filippo Tirabassi, Diana Zagarella


Il 12 dicembre 1969, in pieno fermento ‘sessantottino’, diciassette giovani studenti occupano un noto liceo romano.  Un reparto della celere, prontamente allertato dal preside, circonda l’istituto dove i ragazzi si sono barricati. Le ansie, le paure, gli innamoramenti, uniti all’eccitazione crescente per l’atto di ribellione che li vede protagonisti, a mano a mano cementano il gruppo. Nonostante le evidenti differenze di carattere e di estrazione sociale, i giovani occupanti matureranno con il passare delle ore un senso di unità e di appartenenza, che sfocerà in una vera e propria presa di coscienza collettiva che regalerà loro l’emozione indelebile di essersi sentiti – per una volta nella vita - artefici e protagonisti di un momento storico. La prima giornata di occupazione volge al termine quando dalla televisione giungerà la notizia terribile della strage di Piazza Fontana. Nella seconda parte dello spettacolo è sempre lo stesso liceo il teatro dell’azione, e sempre di un’occupazione si tratta, ma è passato un po’ di tempo … siamo negli anni 2000, e i nuovi protagonisti altri non sono che i figli degli occupanti di quel dicembre del ’69. Stessi palpiti, stesse problematiche, ma quanto è cambiato lo scenario sociale che fa da sfondo ad un’azione di dissenso analoga ma molto distante da quella di trenta e passa anni prima. Le belle notti è una commedia tenera e divertente ma anche malinconica e crudele che scandaglia – senza giudicare – un’età della vita, quella prossima ai vent’anni, sbirciandola attraverso due epoche diverse e per certi versi lontanissime: quella della ribellione e dell’anticonformismo della fine degli anni ’60 e quella dell’omologazione – quindi apparentemente immobile e pacificata - dei giorni nostri. La regia di Claudio Boccaccini, che lavora più che sovente con nutriti cast di giovani attori, esalta la coralità dell’azione insita nel testo, prediligendo toni scanzonati e benevoli per rappresentare al meglio il complesso di passioni, incertezze, slanci, timori, illusioni, ardori, scoperte, delusioni che denotano una difficile ma impagabile stagione della vita, sottolineando al contempo – anche attraverso l’utilizzo nel corso di tutta la pièce di brani musicali memorabili - i cambiamenti nello scenario sociale e culturale susseguitisi in questi ultimi decenni.

La commedia è di Gianni Clementi, autore tra i più rappresentati nell’attuale panorama teatrale italiano, ed ha in sé tutti gli elementi caratterizzanti della sua drammaturgia: in particolare la capacità di tratteggiare in modo poetico e autentico le esistenze di gente comune chiamata a testimoniare di mutamenti storici e sociali di enorme importanza per il nostro paese, capacità che ne fa l’esponente di punta di un rinato neorealismo teatrale italiano.


11 | 29 gennaio 2017

Michela Andreozzi e Massimiliano Vado

RING

di Léonore Confino

traduzione Antonella Questa

regia Massimiliano Vado

musiche Antonio Di Pofi

movimenti coreografici Valeria Andreozzi

luci Stefano Pirandello

direttore di scena Alessandro Greggia

foto di scena Barbara Gravelli


RING, ovvero 1quadri sulla vitdi coppia, sulla vita a due, sull’esplosionemotiva che si svilupptra abbracci euppercut, euforia e certezze, risate dramma. Lo spettacolo, grande successo parigino della stagione e attualmente intournée, è stato scritto da Léonore Confino, come a raccontare la coppia e le sue infinite possibilità: genitori, amanti,sconosciuti, mariti e mogli, Adamo e Eva, divorziati e vedovi; tutti combattono con i loro istinti, dando vita ad undivertissement denso come la vita reale. Da una scintilla si propaga un incendio, un malinteso fa scoppiare una guerra, ilpretestp insignificante diventa uno spunto comicoogni storicontribuisce disegnare lo sforzo sovrumandiciascundnonedover coesistere con l’altro sesso e il non poterne fare p a meno. Su un palco, che è anche il ring deltitolo, tutti i personaggitutti interpretati da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, con i mille volti della stessaumanità, si attraggono, si respingono, discutono, capiscono insieme, si amano, ballano.

La vita non è necessariamente una battaglia già persa.















1 | 19 febbraio 2017

Carla Ferraro, ValentinMartino Ghiglia, LaurMazzi, SilviSiravo

MOMS!

Il primo varietà sulla maternità

di Jill Daum, Linda Carson, Alison Kelly, Barbara Pollard, Robin Nichol e Deborah Williams

traduzione Valentina Martino Ghiglia

regia Ferdinando Ceriani

testi canzoni Toni Fornari

arrangiamenti Stefano Fresi

scena e costumi Marta Crisolini Malatesta


Pluripremiato  negli Stati Uniti e in Canada, Mom’s the word (questo il titolo originale), per la prima volta in Italia, èuno spettacolo scritto da 6 mamme-attrici che hanno sopportato le agonie e le estasi  della  maternità. Uno sguardoincredibilmente divertente e profondamente toccante, intimo, graffiante, licenzioso sullessere genitori oggi. Trapannolini, notti insonni, pappettebiberon, mariti alla disperata ricerca di un momento di intimità, frustrazioni, pubertà,sesso, urla, pianti, strepiti e tanto, tanto amore pequei “mostriciattoli”, quattro attrici affiatatissime danno voce, corpo eanima un intreccio di racconti e aneddoti oltraggiosamente divertenti che vi lasceranno senzfiato! Il tutto conditdaballetti, canzoni e musiche, scritte e arrangiate dalla ormai collaudatissima coppia Stefano Fresi e Toni Fornari, che fannodi questo spettacolo un vero e proprio varietà sullmaternità! Questo è Moms, tutto quello che le mamme non hanno maiosato raccontare, concentrato iunora e mezza di spettacolo.

E vi prego i bambini, almeno per una sera, lasciateli alla baby sitter!















22 febbraio al 19 marzo 2017

Gennaro Cannavacciuolo

YVES MONTAND – UN ITALIANO A PARIGI” recital in due tempi con quartetto, pianoforte, contrabasso, batteria e sax/ contralto

di e con Gennaro Cannavacciuolo

Pianoforte: Dario Pierini - Clarino-sax: Andrea Tardioli - Contrabasso: Flavia Ostini  - Batteria: Antonio Donatone

Regia: Gennaro Cannavacciuolo

Aiuto regia: Valeria D’Orazio - Coreografie : Roberto Croce - Scene: Eva Sgrò - Luci: Michele Lavanga  - Foto: Marco Salvadori  - Fonica: Alfonso D’Emilio

Voci registrate: Patrizia Loreti e Marco Mete - Arrangiamenti: Dario Pierini e Andrea Tardioli - Produzione: Elsinor, Milano


Spettacolo voluto e co-finanziato dal Comune di Monsummano Terme (luogo natio di Yves Montand), nonché sostenuto alla vedova del grande artista, la Sig.ra Carol Amiel, si presenta come un “docu-recital”: partendo dagli albori toscani di Yves Montand, si arriva ai trionfi parigini, una vita lunga 70 anni (1921- 1991).

Le canzoni più significative dell’artista scandiscono le fasi salienti della sua vita e carriera, costellata da straordinari successi e da importanti impegni politici. Canzoni che hanno fatto storia: Les feuilles mortesA ParisSur le ciel de ParisC’est si bonA bicycletteC’est à l’aube,Jesuis venu à piedBella ciaoMon manège à moi Paris canaille….

La narrazione è di tipo cronologico e presenta, attraverso le canzoni, i momenti più rilevanti che hanno caratterizzato la vita fuori dal comune di Montand, all’anagrafe Ivo Livi: - Gli esordi: figlio di immigrati poveri, manovale instancabile dall’età di 12 anni che scopre il tuo talento, lo coltiva di notte lavorando di giorno. Inizia nei teatrini della periferia di Marsiglia sino ad approdare all’Olympia di Parigi e successivamente al Metropolitan di New York; - L’amore, ovvero gli incontri sentimentali della sua vita: Edith Piaf, Simone Signoret che sposerà nel 1951 ed a cui resterà legato per 35 anni, Marylin Monroe e Carole Amiel che sposerà e la quale gli regalerà la gioia della paternità; - Il cinema: il periodo di Hollywood, l’incontro con Costa-Gavras;

- Gli incontri con grandi uomini di cultura e politici; Prévert, Picasso, Apollinaire, Kruscev, Kennedy, Tito e Mitterrand.

Di stampo classico e di grande eleganza, la struttura del recital è quella del teatro-canzone dove brevi monologhi, aneddoti, curiosità e note importanti che raccontano la vita di Montand ne introducono le canzoni, il tutto corredato da interessanti effetti-luce. Oltre al pianoforte, Gennaro Cannavacciuolo è accompagnato dalla batteria, dal contrabasso e dal sax-clarino che, in alcuni momenti di grande suggestione, proporrà degli assoli con ritmi swing. Di grande impatto la proposta di tre numeri danzati con le claquette; Fred Astaire è stato un mito per Montand il quale emulava il ballerino americano e creerà il famoso numero Le garçon dansant. La scenografia si ispira a quanto inventò Montand negli anni ’50: l’orchestra sul fondo del palcoscenico, in posizione centrale, nascosta da un velatino verde che attraverso un gioco di luci, a seconda delle esigenze, evidenzierà in musicisti e non solo…

22 marzo | 9 aprile 2017

RISIKO – Quell' irrefrenabile voglia di potere

di Francesco Apolloni

Regia Vanessa Gasbarri

musiche Jonis Bascir

scene Katia Titolo

costumi Cristiana Putzu

luci Corrado Rea

Con Roberto Laureri, Enzo Curcurù, Tommaso Cardarelli, Alessio Del Mastro.  Il resto del cast è in via di definizione



Primissimi anni '90. Risiko è la storia di un gruppo di giovani "yuppies" della politica che sono riuniti in un albergo per il congresso del loro partito, in occasione dell'elezione del loro nuovo segretario giovanile.

Sono cinici, amorali, arrivisti, stemperano le differenze sociali e psicologiche nella comune smania di un potere che non sembra essere per loro niente di più o di diverso dello status symbol del telefonino o del tabellone del "Risiko", dove si conquista il mondo tirando ai dadi. Il sesso, la droga, la politica, la stessa vita altrui... tutto è gioco per questi bambini che si allenano a diventare i padroni di domani e i risvolti comici di cui la commedia è ricca non fanno che renderla più sinistra; sono giovani che non hanno nessuno scrupolo e non esitano ad abusare di una giovane cameriera per "sacrificarla" al dio potere.

Questa non vuole essere una commedia sulla politica, ma sul potere, e in particolare di come dei ragazzi si avvicinano ad esso, anche perché sembrerebbe che da Catilina fino ad oggi questo rapporto sostanzialmente non sia cambiato di molto ed è per questo che la commedia, al di là dei riferimenti contingenti, mantiene sempre una sua attualità.

L'azione si svolge nell'arco di un intero giorno. La scena rappresenta la stanza di un albergo di lusso, di un paese di provincia dell'Italia centrale, dov'è riunito il movimento giovanile di un partito politico non ben specificato.








19 aprile | 7 maggio 2017

Alessandro Benvenuti

CHI È DI SCENA

testo e regia dAlessandro Benvenuti

con Paolo Cioni Maria Vittoria Argenti



Uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro scomparso dalle scene improvvisamente e apparentemente senza unplausibile motivo dcinque anni, viene rintracciatper un caso fortuitda un giovane fan. A lui, l’uomo decide dirilasciare un’intervista per spiegare le ragiondella sua scelta e svelare co il mistero che si è creato intorno questa. Loinvita perc a casa sua. Testimone silente di questo loro incontro è però una giovane donna che, giacendo seminudasuna chaiselongue di spalle ai due, sembra dormire un sonno profondo. E...


... E come spesso accade nei lavori di Alessandro Benvenuti, quel che appare si scopre tutt’altro che vero, e quel che èvero si svela in un intreccio giocoso e imprevedibile, con una specie ddoppio salto mortale drammaturgico cheaccompagna lo spettatore a un finale assolutamente inaspettato  che  gioca  coleggerezza cole vicende pubbliche eprivate dei tre protagonisti, sull’intreccio tutt’altro che evidente dei loro rapporti, affrontando insieme tematiche digrande attualità sociale. Il tutto ovviamente con il linguaggio fortepastoso, ricco dei testdi Benvenuti, assolutamenteesplicito, lineare, venato di ironia con punte di corrosività sarcastica e sempre duna comicità istintiva e feroce.



















10 | 28 maggio 2017

Marco Zadra

ZADRISKIE POINT

Scritto diretto e interpretato da Marco Zadra

con Tiko Rossi Vairo, Antonella Salerno, Gianluca Mandarini




Zadriskie Point è il nome dun Jazz Café gestitda un artista ipocondriaco, unballerinzoppa eun barmansordomuto, ma è anche il puntdi vista dMarco Zadra, show man versatile eelegante, che raccontcon una formulavivace e colorata le tappe salienti del difficile percorso intrapreso da un attore brillante affettda gravi disturbipsicosomatici costretto a muoversi in un mondo, quello dello spettacolo, che lui rifiuta e da cui è rifiutato. In questolocale vengono ospitati artistdi vario genere (ballerindtango e classici, cantanti lirici, specialistdenuotosincronizzato etc...) tra cui lo stesso Zadra, che si esibisce al pianoforte, al contrabbasso e balla il tip tap tra numeri dimagia e virtuosismi canori.

In predalle allucinazioneagli attacchdi  panicoseguitdunimprobabile psicologcalabrese di cui è unicopaziente, M. Zadra dà vita ad uno sfogo tragicomico che racconta lterapie tentate, i lavori alternativi, la solitudine edil rapporto con lunico amico fedele, il suo cane, anchluaffettdsindrommaniacdepressiva. E’ uconfrontpsicologictra luomo  e l’artista, tra la semplicità e la genialità folle, tra la quotidianità e l’ambiguità del monddello spettacolo... un confronto capace di suscitare emozioni che troppo spesso rimangono prigioniere nel più profondodellanimo.










COMETA OFF

3 | 13 Novembre

PIANOFORTE VENDESI

tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Vitali

con Adriano Evangelisti, musiche originali di Patrizio Maria D’Artista

regia Raffaele Latagliata


Lo scrittore lecchese s’immerge per la prima volta nella stesura di un testo teatrale  assieme al regista Raffaele Latagliata per dar vita ai tanti personaggi che animano il suo sottobosco narrativo, rappresentati in scena dalla poliedricità  di un solo attore, Adriano Evangelisti

Dopo il debutto al Festivaletteratura di Mantova e i successi riscossi al Teatro  Brancaccino di  Roma e in diverse repliche nel nord Italia, lo spettacolo “Pianoforte vendesi”, tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Vitali edito da Garzanti.

Una coproduzione Fondazione Aida e ARS Creazione e Spettacolo, con Adriano Evangelisti, musiche originali di Patrizio Maria D’Artista e la regia di Raffaele Latagliata, che ha lavorato a stretto contatto con Vitali, che per la prima volta si è cimentato nel lavoro di trasposizione drammaturgica di un suo romanzo.

È la notte dell'Epifania, sera di festa a Bellano, sul Lago di Como. Dal treno scende «il Pianista» – così chiamato per via delle sue mani lunghe e affusolate – ladro di professione. Piove, fa freddo. Perlustrando le contrade il Pianista incappa in un cartello affisso su un vecchio portone: «Pianoforte vendesi». Incuriosito decide di entrare... Pianoforte vendesi è la storia di un ladro che deve scegliere tra le buone e le cattive azioni: il bianco e il nero, come i tasti del pianoforte. I gesti che si troverà a compiere rivelano un grande desiderio di riscattare la sua umanità. Sullo sfondo, in una dimensione quasi di mistero c'è un'intera collettività, un paese sospeso – per una notte – fra legalità e illegalità, fra lecito e illecito, fra comandamento etico e abitudine.

“Pianoforte vendesi è tra le tante storie la mia prediletta, scritta col cuore e poco cervello - afferma Andrea Vitali – e racconta il bene inalienabile dell'illusione, della fantasia e chi vi si avvicina, lettore, spettatore, regista, attore o sceneggiatore che sia deve farlo in compagnia del bambino che è stato e che continua a vivere, magari un po' nascosto, nel fondo del cuore”

“Andrea Vitali ha saputo creare un genere, una tipologia narrativa di luoghi e di stile, di ambientazione e di sottobosco psicologico, un genere riconoscibile e originale, amato dai lettori e rigoroso nella forma letteraria. La versione teatrale di Pianoforte vendesi-  afferma il regista, cercherà di utilizzare la forza evocativa della parola, affidata esclusivamente al talento istrionico di un solo attore, Adriano Evangelisti, chiamato a dare voce e corpo a tutti i personaggi della storia e il potere di suggestione emotiva della musica, composta  appositamente per questo mono-logo, per restituire le atmosfere soffuse e le penombre di questo romanzo di straordinaria intensità, perennemente in bilico tra sogno e realtà, senza dimenticare i guizzi folgoranti del suo umorismo. A impreziosire il tutto, immergendo la rappresentazione in un’atmosfera di sogno, le musichedi Patrizio Maria D’Artista, produttore artistico, compositore e arrangiatore che ha già firmato la colonna sonora di diverse opere teatrali e televisive. 

A impreziosire il tutto, immergendo la rappresentazione in un’atmosfera di sogno, le musiche di Patrizio Maria D’Artista, produttore artistico, compositore e arrangiatore che ha già firmato la colonna sonora di diverse opere teatrali e televisive. 








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RINNOVO ABBONAMENTO

Abbonamento per 11 spettacoli

platea € 165,00 | galleria € 150,00

Scadenza diritto di prelazione posti: 24 giugno 2016


RINNOVO ABBONAMENTO “SABATO POMERIGGIO”

Abbonamento per 11 spettacoli, sabato ore 17:00

platea € 150,00 | galleria € 140,00

Scadenza diritto di prelazione posti: 10 giugno 2016


COME RINNOVARE

BOTTEGHINO - Via del Teatro Marcello 4 - lunedì/venerdì 10:00 19:00

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Si richiede il versamento di un acconto entro il 29 luglio 2016, anche con bonifico bancario. La scadenza per il saldo è fissata al 24 settembre 2016.

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Si prega di comunicare al botteghino, via email o telefono, gli estremi del bonifico effettuato.



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FORMULE DI ABBONAMENTO PER 11 SPETTACOLI


INTERO • a turno FISSO o a turno LIBERO

platea € 190,00 | galleria € 170,00

POMERIDIANO • sabato ore 17:00

platea € 165,00 | galleria € 155,00

RIDOTTO • gruppi, CRAL • a turno FISSO o a turno LIBERO

platea € 180,00 | galleria € 160,00

RIDOTTO POMERIDIANO • gruppi, CRAL sabato ore 17:00

platea € 155,00 | galleria € 145,00


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BOTTEGHINO - Via del Teatro Marcello 4 - lunedì/venerdì 10:00 19: 00

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Dal 23 maggio al 30 luglio 2016  lunedì/venerdì 10:00 19:00

Dal 1° al 27 settembre 2016 lunedì/sabato 10:00 19:00


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