giovedì 26 maggio 2016

IL CIELO E' COSA NOSTRA Recensione




IL CIELO E' COSA NOSTRA

Di Francesco Colombo
con Alessandra de Rosario Jessica Granato Riccardo Marotta Pietro Pace Daniele Paoloni

Può uno spettacolo teatrale essere divertente, riflessivo, surreale e reale allo stesso tempo? La risposta è si! IL CIELO E' COSA NOSTRA  racchiude in se tutto questo. Il cielo, o meglio chi "vive" là ci comanda...ci continua a comandare. Risalire al perchè il nostro Paese, in particolare, ma il mondo intero è attualmente ridotto così, è lo scopo di questo spettacolo che personificando le tre maggiori associazioni per delinquere italiane. i tre personaggi principali sono tutti vestiti di bianco, ma attenzione portano delle scarpe, o pantofole nere, metafora di chi è portatore si di pace, ma solo se è conveniente, solo pro domo. La morte è stanca, di lavorare a ritmi serrati, di obbedire ciecamente e strenuamente i voleri di pochi eletti, dei decisori del destino dell'umanità che non cessano di combattere sulla pelle degli altri, a volte giocando semplicemente a dadi. Attualmente sappiamo bene che il mondo è apparentemente diviso, se vogliamo usare lo scudo religioso tra cristiani e musulmani. Chi può salvare, nello specifico, l'Italia, Roma da un attacco Jihadista se non le forze che la hanno sempre governata? Per questo Osso, Mastrosso e Carcagnosso, ovvero le personificazioni rispettivamente di Mafia, Camorra e N'drangheta sono le uniche, purtroppo che realmente fanno da baluardo contro un sedicente attacco del Califfato. Lo stato parallelo, di questo si tratta. La presa in giro di questa piaga italiana, che IL CIELO E' COSA NOSTRA  fa è veramente deliziosa e  godibile, con delle inserzioni a macchietta  di gobbi dall'intelligenza sovrumana,  santi patroni d'Italia, registi e attori celebri celebri, la morte in persona. Chiaramente non manca, nella drammaturgia un finale in cui si cerca un punto di svolta, che porti a un finale foriero di speranza per noi tutti. Spettacolo cinico al punto giusto.
Miriam Comito



…E se le mafia fosse l’ultima speranza per la pace?

Osso, Mastrosso e Carcagnosso sono dei cavalieri spagnoli. Nel XIVsecolo fondano rispettivamente la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta. Qualche anno dopo muoiono, quasi contemporaneamente. Ma anche dopo la morte, continuano a tirare molti dei fili che muovono le azioni dei vivi.
In una scena sommersa da buste da lettere, i tre grotteschi cavalieri trascorrono il tempo eterno dell’aldilà ad esaudire le varie bizzarre richieste che arrivano per iscritto, provenienti dal mondo di sotto e da quello di sopra.
Ma all’improvviso giunge una lettera diversa dalle altre: un bambino chiede loro di sventare un imminente attacco terroristico. E, con un toccante candore, domanda loro di agire per realizzare la pace nel mondo.
L’orgoglio dei tre banditi è stato punto nel vivo. Chi avrà mai osato organizzare una strage senza consultarli??

Sarà l’inizio di una guerra surreale, in Cielo e in Terra, condotta senza esclusione di colpi.

Sala Uno Teatro
Piazza di Porta San Giovanni n.10
Dal 25 al 27 maggio ore 21:00
Biglietto intero 15 euro
Biglietto ridotto 10 euro
Tessera associativa obbligatoria (2 euro)
Tel: 0686606211

Nessun commento:

Posta un commento