venerdì 27 maggio 2016

FESTIVAL DOMINIO PUBBLICO_LA CITTA' AGLI UNDER 25

Dominio Pubblico- la città agli Under 25” è un percorso di formazione condivisa nato in collaborazione con alcune importanti realtà artistiche romane. Il progetto si è consolidato negli anni ed è ormai giunto alla sua terza edizione. Dal 31 Maggio al 5 Giugno si svolgerà il Festival a cui circa 20 ragazzi esclusivamente Under 25 hanno lavorato con impegno e dedizione curando tutti gli aspetti organizzativi dell'evento.  Gli spazi che ci ospiteranno sono alcuni dei più importanti per cultura e spettacolo della città: il Teatro Argot Studio a Trastevere, Il Teatro dell'Orologio vicino Piazza della Chiesa Nuova, il Foyer del Teatro Valle e il Teatro India sito in Viale Marconi grazie alla collaborazione con il Teatro di Roma.
I ragazzi dai 17 ai 25 anni, si sono confrontati con il panorama artistico contemporaneo attraverso un'indagine circa la creatività di una generazione di artisti loro coetanei. Durante la prima parte del progetto  sono stati spettatori attivi di una rassegna di circa 12 spettacoli tra teatro e musica potendo sviluppare un proprio pensiero critico. Contemporaneamente hanno seguito tutte le fasi di elaborazione e progettazione di un Festival: dalla stesura del bando, alla programmazione tecnica, alla raccolta fondi per garantire una copertura delle spese vive. Sarà attiva fino al 3 Giugno, infatti, una campagna di raccolta fondi su Crowdarts (https://www.crowdarts.eu/it/campaigns/dominio-pubblico-la-citta-agli-under25/#/campaign) piattaforma di crowdfunding per le arti performative.
Alle origini del progetto, nel 2014 il manifesto che inaugurava la stagione recitava: "Nessuno può appropriarsi in maniera esclusiva di ciò che è di Dominio Pubblico, piuttosto ciascuno può prendere quel bene e goderne", rimane questa, una delle convinzioni di base e degli obiettivi della settimana degli Under. In particolare l'attenzione del gruppo si è rivolta alla necessità di creare spazi di condivisione e luoghi d'incontro tra gli artisti e gli spettatori, per l'affermazione  dell'arte dei giovani per i giovani.
Nella giornata di apertura della nostra programmazione, ospiteremo il Musical curato da Eleonora Pippo “Cinque allegri ragazzi morti il musical Lo-Fi #tuttonuovo”, con le musiche dei Tre allegri ragazzi morti ispirato al fumetto di Davide Toffolo, frontman della band. Lo spettacolo, che già aveva riscosso successo con il primo allestimento, viene proposto al Festival in una veste nuova ed originale. Ad impreziosire alcuni brani dello spettacolo la fisarmonica di Rossano Baldini, eclettico pianista e compositore, musicista per Nicola Piovani e membro dell'Orchestra italiana del cinema recentemente apprezzato dal pubblico romano con Giorgio Canali nella Notte di Musei 2016. A seguire la musica degli Human as Possible , progetto artistico già presente nelle edizioni precedenti, nato a metà tra Berlino e Palermo in grado di fondere in un unico punto musica classica e ultramoderna. Durante tutta la settimana 7 spettacoli teatrali di grande spessore artistico e  pienamente centrati all'interno della drammaturgia contemporanea, concerti live dalle sonorità  differenti: dall'improvvisazione elettronica deglie-cor ensemble al mix di stili dei So does your mother all'irriverenza dei CaPaBrò.
I cinque progetti di arti visive verranno presentati  dagli artisti durante i momenti “Incontrarte” e saranno presenti in mostra permanente per tutta la durata del Festival presso i Foyer dei diversi spazi teatrali. Anche le proiezioni degli audiovisivi, per cui è stato predisposto  il Foyer del Teatro Valle, vedranno la possibilità per il pubblico di conversare direttamente con i registi, in modo che si costruisca un dialogo aperto e stimolante.
Il sabato presso il Teatro India ospiteremo i giornalisti del premio “Nico Garrone” giunto ormai alla settima edizione, istituito in ricordo del critico teatrale e studioso particolarmente dedito alla ricerca, per tanti anni direttore artistico del Festival di Radicondoli.
Alle 18:00 20  ragazzi del laboratorio permanente di formazione teatrale curato da “Dynamis” gruppo di ricerca artistica che si occupa della sperimentazione di diversi linguaggi sul piano formativo, porteranno in scena “Alice”, una riscrittura contemporanea ed estremamente personale di L. Carrol. Il progetto è nato grazie alla collaborazione con la Onlus “Amici dei Bimbi”.
Quattro location per sei giorni di programmazione, circa 30 progetti artistici, più di 50 artisti coinvolti, un laboratorio di formazione sul campo nato a Dicembre 2015: il festival vuole letteralmente e metaforicamente scuotere la città, far risuonare ovunque le proprie intenzioni e consegnare in mano ai giovani artisti ciò che è, e deve rimanere, di Dominio Pubblico.








COSTO BIGLIETTI
Biglietto intero valido per un'intera giornata di Festival: 10 euro
Biglietto ridotto valido per un'intera giornata di Festival: 8 euro
Mini abbonamento giornaliero: 10 euro

PER PRENOTAZIONI
3297728673

PER  MAGGIORI INFORMAZIONI

Teatro Argot Studio
Via Natale del Grande 27, 00153 Roma  tel 06.5898111

Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/a, 00186 Roma  tel 06.6875550

Teatro India
Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma tel 06 6840 00311


ARTI VISIVE
Dal 31 Maggio al 5 Giugno presso il Foyer del Teatro Valle
INCONTRARTE Mercoledì 1 Giugno alle ore 18:00
PATINA DEL TEMPO
di Andrea Fontanari
Una serie di cinque dipinti ad olio su tela. Il giovane artista tende alla scomposizione delle forme plastiche attraverso un uso del colore deciso e semantico ma al contempo funzionale alla sintesi dell'immagine. I quadri sono ispirati alle polaroid anni '50- '60, dalle tinte sbiadite. Questa scelta stilistica conferisce al progetto un tocco vintage, lontano nel tempo e nello spazio, quasi sospeso.

Dal 31 Maggio al 5 Giugno presso il Foyer del Teatro dell' Orologio
INCONTRARTE Giovedì 2 Giugno alle ore 20:00
PRAY
di Alessandro Fusco
Un progetto fotografico con una forte carica teatrale. “PRAY”  è innanzitutto una presa di coscienza della realtà e dei cambiamenti repentini a cui ogni giorno siamo sottoposti. In questo mondo in movimento inesauribile, nasce lo sconforto e la difficoltà di affermare se stessi. L'artista pone al centro del suo lavoro delle donne, portate con forza nel presente, dal passato, prive di un'identità definita, simbolo di un mondo femminile che nella storia ha espresso il proprio desiderio di libertà. Il “passaggio” diviene chiave di lettura del mondo contemporaneo grazie ad un sapiente uso dei tempi lunghi. Infine, questo lavoro è una preghiera, una richiesta di socialità concreta e tangibile che superi la relazioni virtuali, sospese e nebulose.

Dal 31 Maggio al 5 Giugno presso il Foyer del Teatro Argot Studio
INCONTRARTE Venerdì 3 Giugno alle ore 21:30
HYBRIDA
di Iolanda di Bonaventura
Un progetto fotografico sulla riassegnazione identitaria che passa necessariamente per l'esperienza del ricordo. L'artista scatta due autoritratti in un contesto di fusione con il paesaggio circostante. Il ricordo dell'unità primigenia torna con prepotenza in questo lavoro. La Natura, dunque , come luogo d'origine che sovrasta e accoglie, l'Uomo come risonanza, ricerca di purezza che si esplica nel tentativo di farsi roccia, acqua. Solo in questo modo sarà possibile accedere alla memoria prenatale di una molecola inanimata.

Dal 31 Maggio al 5 Giugno presso il Foyer del Teatro Argot Studio
INCONTRARTE Venerdì 3 Giugno alle ore 21:30
MutAzioni!
Di Cristiano Pesca e Federica Ditta
Cristiano Pesca e Irene Ditta riflettono sulla possibilità del soggetto di cambiare il mondo che lo circonda e, viceversa, sul modo in cui il paesaggio influenza la vita e la costruzione della personalità di ognuno. Lo spettatore sperimenta immediatamente questa bilateralità interagendo con le opere d'arte. Gli artisti chiedono di mutare le proprie abitudini, l' atteggiamento, il modo di osservare per  dare al mondo nuove angolazioni e prospettive. Rimane la consapevolezza che siamo tutti spettatori e contemporaneamente attori del cambiamento.

Dal 31 Maggio al 5 Giugno presso il Foyer del Teatro India
INCONTRARTE Sabato 4 Giugno presso il Foyer della sala B del Teatro India alle ore 19:00
ARE(E) ALLA N
di Irene Coppola
È il primo lavoro in cui l'artista usa  il ricamo come medium per creare diagrammi di immagini che si relazionano alla forma dello spazio urbano. L’installazione a parete di 12 tele ricamate a mano deriva da una ricerca su progetti di città e mappe ideali del Rinascimento. Dopo un’indagine iconografica Irene Coppola si è  improvvisata una ricamatrice per creare un nuovo immaginario e connettere le forme ideali ad una comune pratica femminile attraverso un gesto ripetitivo.
MILANO IN LINEA
di Irene Coppola
Un progetto del 2011 realizzato attraverso la tecnica del collage carta su tela. La cartina della città viene schiacciata in un unico segmento perdendo la sua funzione originaria. La matassa, che racchiude i nomi e gli eventi significativi cui sono intitolate le strade, è una nuova mappa attraverso cui leggere la città.
ORIZZONTE VERTICALE
di Irene Coppola
In quest'opera la strada cambia direzione, diventa il nuovo orizzonte visivo, perdendo ogni sua funzione. Si impone come un ostacolo che interrompe il flusso dello sguardo, oltre che della città.


Dal 31 Maggio al 5 Giugno presso il Foyer della sala B del Teatro India
CLOUDSCAPES
di Artemis Papageorgiou e Gabriella Mastrangelo
prodotto da Luci Ombre RGB Light Fest Roma Glocal Brightness partner del nostro progetto. L’aspetto di Cloudscapes è quello di una nuvola geometrica composta da un insieme di solidi realizzati in polipropilene semitrasparente. Un sensore di prossimità traccia i movimenti intorno alla installazione. Quando le persone passano vicino ad essa, la nuvola si illumina all'improvviso come un lampo, emettendo il suono della pioggia e del tuono attraverso una serie di altoparlanti. Cloudscapes è celebrare la luce nella città, con una nuvola che tuona e scroscia, ma che allo stesso tempo crea un riparo potenzialmente abitabile da tutti.

DANZA
Mercoledì 01 Giugno presso il Teatro dell'Orologio alle ore 20:00
POPoff
di Compagnia “Lost Movement”
Lost Movement con “POPoff” porta in scena le più antiche tradizioni e i riti dell'umanità. Con una compagnia di 8 danzatori che si muovono seguendo un ritmo forsennato e cadenzato accediamo ad un' esplorazione dell' individuo, dei suoi rapporti con gli altri e con l'ambiente circostante. Il grano, simbolo originario di fertilità e nutrimento, perde nella modernità, la sua sacralità. Diviene uno strumento di autoaffermazione per l'uomo ingordo che  consuma tutto ciò che lo circonda, sino a sfidare persino le leggi della natura. L'unica soluzione, quindi, è  portare il proprio essere allo sfinimento con un movimento incessante. Lo spettacolo descrive una parabola tutta umana che ci parla del passato e delle nostre origini, ma anche del presente e dei problemi della modernità.


AUDIOVISIVI

INCONTRACINEMA e aperitivo con il regista Mercoledì 01 Giugno presso il Foyer del Teatro Valle alle ore 18:00
ONYRICON
di Andrea Gatopoulos
Lo scopo dell'intelligenza è cercare in quale misura si può trovare un poco di ragione in questa assurdità” . Con questa frase di Jean Luc- Godard si apre il cortometraggio “Onyricon”, una dichiarazione programmatica di surrealismo. Un regista rincorre in modo ossessivo la scena perfetta. Tormentando un'attrice, riuscirà a portare alla luce i suoi ricordi più dolorosi. In questo modo, i due accedono ad una dimensione onirica e metacinematografica ricca di riferimenti all'arte e alla letteratura. Solo in questo spazio inesistente, però, le anime dei protagonisti vengono finalmente messe a nudo.

INCONTRACINEMA Giovedì 02 Giugno presso il Foyer del Teatro Valle alle ore 18:00

LA GUARDIA
di Ludovica De Santis
Pochi elementi sono alla base di questo cortometraggio : una casa abbandonata e degradata, due bambini, una presenza indecifrabile. La Guardia, da cui il progetto prende il titolo, è una presenza oscura e pericolosa, invisibile ma al contempo presente grazie ad un sapiente uso del montaggio e delle musiche. Dentro la casa si è salvi, fuori c'è il pericolo, la Guardia potrebbe arrivare da un momento all'altro.

WEBCAMS
di Giacomo Tagliaventi
Un cortometraggio horror prodotto con un budget molto limitato. Un giovane ragazzo scopre un sito internet in cui vengono proiettati video da luoghi pubblici di tutto il mondo grazie all'uso  di  webcams. Improvvisamente, però, scopre che ad essere inquadrata è solo la propria casa. Una presenza misteriosa è sempre più vicina a lui e tenta di ucciderlo. Il protagonista è proiettato così, in una nuova dimensione e si guarda morire attraverso lo schermo del computer. Tutti gli elementi contribuiscono a creare un clima di tensione che si risolve con un finale aperto. Le musiche sono composte in buona parte dal regista stesso.


IRON 3 EMPTY HOUSE
di Lucia Biancalana
Iron 3 Empty House” è il titolo del film diretto da Kim Ki Duk, reinterpretato dal progetto. Attraverso un'animazione che si avvale del linguaggio delle arti visive, la registan da importanza al carattere onirico e surreale della pellicola. “Hard to say if the world we live is reality or just a dream”, recita l'ultima sequenza del cortometraggio. Le scene del video, oltre ad essere una sintesi de racconto, creano un ulteriore intreccio. Dominano i toni dell'arancio e dell'azzurro, le pennellate decise e immediate. L'animazione è realizzata con la tecnica del rotoscoping che mescola olibar e grafite.


INCONTRACINEMA  Venerdì 03 Giugno presso il Foyer del Teatro Valle alle ore 18:00

LA REPUBBLICA DELLE BANANE
di Andrea Beluto
Giorgio e Valerio, accompagnati da Giulio affetto da una forma di autismo, sono due amici che si rifugiano in una casa di campagna per trascorrere un weekend all'insegna del  divertimento. Il clima teso e delirante e una scoperta pericolosa, porterà i tre giovani a vivere un' esperienza dal tragico epilogo. L'idea per la “Repubblica delle banane” nasce dalla lettura di un comunicato stampa in cui veniva annunciato il blocco di forniture di armi sceniche sui set cinematografici italiani. Con tono critico e polemico, il regista immagina una produzione in cui le armi vengano sostituite da oggetti di uso quotidiano come, ad esempio,  la frutta.

L'ULTIMO PRESENTE
di Leonardo Lenner
 Cortometraggio in bianco e nero,  liberamente ispirato alla vita e all'opera di Carlo Michelstaedter (1887-1910), scrittore di frontiera e filosofo. Egli si trova in una  stanza intento a terminare la sua tesi di laurea “La persuasione e la rettorica”. Nella sua breve vita, Michelstaedter è stato sempre animato dal desiderio di un altrove metafisico che lo ha reso  un irrequieto sperimentatore. Attraverso le scelte stilistiche,  il regista restituisce allo spettatore il pensiero dell'autore, lo accompagna all'interno della sua filosofia. Le immagini, che spesso ritornano, ci trasportano in una dimensione assoluta.
LIA
di Arianna del Grosso
Lia è una bambina di 11 anni. Durante le vacanze estive, la madre, una donna in carriera, si allontana da casa per una commissione urgente e avvisa la figlia del suo pronto rientro. In quel frangente, però, accade qualcosa che Lia non avrebbe mai potuto immaginare, diventa una donna. La regista coglie questo passaggio fondamentale attraverso il filtro dell'inconsapevolezza . La protagonista infatti, credendo di morire, nasconde in un baule gli oggetti a lei più cari, e, inconsciamente, insieme ad essi la sua età infantile. Il progetto è reso coerente, a livello stilistico, dall'uso di un piano sequenza diviso in due parti speculari e dal contrasto tra il colore del sangue e le tinte pastello della fotografia.

MUSICA

Martedì 31 Maggio presso il Teatro India alle ore 22:00
HUMAN AS POSSIBLE in concerto
Musica classica e techno, sonorità elettroniche  si incontrano in un progetto musicale dal sound originale e personale capace di sintetizzare in un punto solo passato e contemporaneità. Il progetto nasce nel 2013 in un locale a Palermo. I due musicisti  vengono da due percorsi estremamente differenti ma complementari. Negli anni hanno sentito sempre più la necessità di sperimentare e ricercare sonorità nuove che fossero personali. Un progetto diviso tra Palermo e Berlino che con la musica riesce a colmare la distanza fisica.

Mercoledì 01 Giugno presso il Foyer del Teatro Valle alle ore 19:00
SANFJ in concerto
Alessandro Sanfilippo, nome d'arte “Sanfj” si diploma al conservatorio “Vincenzo Biellini” di Palermo in pianoforte. Attraverso un processo di sperimentazione, la sua formazione classica approda alle sonorità elettroniche. La composizione dei brani è realizzata con un pianoforte acustico suonato  e registrato in diretta. La musica nasce da sé. La creazione live  della linea musicale contribuisce alla realizzazione di un paesaggio sonoro particolare ma al contempo riconoscibile. L'estemporaneità della performance rende ogni scelta  unica e proprio di quel determinato momento.  Le apparecchiature professionali usate per la creazione dei suoni sono DAW- Logic Pro X, plug-in per il master e mixing professionali.

Giovedì 02 Giugno alle ore 19:00 presso il Foyer del Teatro Valle
e-cor ensemble in concerto
Il progetto musicale si concentra principalmente sull'improvvisazione elettronica che va dalla conduction, al live electronics, all'improvvisazione radicale con il solo utilizzo del computer. Questo, tende a nascondere il gesto fisico che genera il gesto sonoro. Lo spettatore sperimenta, così,  l'udito come senso principale di questa esperienza. La linea artistica degli e-cor ensemble si basa sulla decostruzione del suono che viene privato del suo significato. La composizione estemporanea rende ogni live unico, la capacità creativa di quel momento determina la forma e la struttura della performance. L'improvvisazione non è, in questo caso, sperimentazione, ma conoscenza delle proprie capacità e dei propri limiti, una  “celebrazione dell'attimo”.

Venerdì 03 Giugno alle ore 19:00 presso il Foyer del Teatro Valle
MASSIMILIANO AUCI in concerto
Massimiliano Auci è un cantautore romano. I suoi brani sono tutti incentrati sulla sfera emozionale. In particolare si interroga su come eventi significativi o banali provochino una forte risonanza interiore. “ E rileggo questa vita che ho vissuto, non è certo la migliore che ci sia, ma caro amico questa vita è solo mia” recitano così i versi di un brano. Questa musica trasmette tutta la volontà della gioventù di prendere in mano la propria vita e rifare nuovo il mondo. Massimiliano Auci racconta le sue storie sforzandosi di immaginare di utilizzare un pennello e non una penna.

Sabato 04 Giugno presso il Teatro India alle ore 21:30
CaPaBrò in concerto
CaPaBrò è un progetto giovane e irriverente. Nascono per sbaglio con la salda convinzione che nulla si crea né si distrugge eccetto i neuroni di chi assiste ad un loro concerto. Dopo lo shock iniziale i tre musicisti prendono coscienza di esistere come gruppo e da qui i loro concerti cominciano ad acquisire trame complicate ed imprevedibili arricchendosi di gag e siparietti esilaranti.  Con testi assurdi e divertenti, uniti dalla musica piacevole e ballabile i CaPaBrò mettono in ridicolo l'uomo contemporaneo e i clichet della contemporaneità.

Domenica 05 Giugno presso il Teatro India alle ore 20:30
WEIRD. in concerto
Weird nasce a Roma nella seconda metà del 2011. Un mix di generi musicali disparati, dallo shoegaze di “Infinite Decay”, al dream-pop di ‘Gaze’, dalla psichedelia di ‘The Circle Is Closed Except Where It Bleeds’ al noise di ‘Swans , convergono perfettamente nella loro musica. “A long period of blindness”, il loro ultimo lavoro porta a compimento le sonorità dell'album precedente “Desert Love of lonely graves”. Il suono definito fa emergere con prepotenza la scrittura giovane di Marco Barzetti. Armonie dense e melodie stratificate vengono a contatto con le distorsioni dei fuzz e dei riverberi. Anche il suono assume, dunque, una funzione semantica. I temi principali sono : il conflitto tra sogno e realtà, un profondo senso di inadeguatezza e l'incomunicabilità con l'altro.

Domenica 5 Giugno presso il Teatro India alle ore 22:00
SO DOES YOUR MOTHER in concerto
I “So Does Your Mother” sono un gruppo progressive rock romano composto da dieci musicisti, nato nel 2009. Hanno creato un progetto potente e coerente in cui le tonalità del progressive si mescolano con il beat della dance, ispirandosi a Frank Zappa. Al centro dei loro pezzi c'è una vera e propria contaminazione che investe anche il jazz e il funk. I loro testi ironici e taglienti non privi di provocazioni,  sono accompagnati da una musica ricca di variazioni e virtuosismi. Nel live nascono spontaneamente gag  che rendono ogni concerto unico e irriverente.
TEATRO

Martedì 31 Maggio presso il Teatro India alle ore 21:00
CINQUE ALLEGRI RAGAZZI MORTI IL MUSICAL LO-FI #tuttonuovo
di Eleonora Pippo
Un musical a bassa fedeltà tratto dall'omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo frontman del gruppo “Tre allegri ragazzi morti” di cui vengono portate in scena le musiche. La saga racconta la storia di cinque liceali che in seguito a un incidente mortale procurato da un rito voodoo, diventano degli zombie condannati a nutrirsi solo di carne umana, rinunciare all'amore e astenersi dal modificare il corso delle esistenze altrui. Nello spettacolo si fondono linguaggi diversi dando vita ad un ibrido autonomo e coerente a metà tra il fumetto e la musica indipendente con una forte carica teatrale. Ad impreziosire alcuni brani del musical  la toccante fisarmonica di Rossano Baldini, eclettico pianista e compositore, musicista per Nicola Piovani e membro dell'Orchestra italiana del cinema recentemente apprezzato dal pubblico romano con Giorgio Canali nella Notte di Musei 2016.

Mercoledì 01 Giugno presso il Teatro Argot Studio alle ore 21:30
GUERRIERE
di Giorgia Mazzucato
Guerriere” vanta un inizio leggero, divertente, e si addentra con grazia nei drammi dei personaggi e delle diverse situazioni che vivono nel contesto della prima guerra mondiale. Angela, una ragazza che si traveste da uomo per andare a combattere; Eva, un’albergatrice benestante che ha come miti la Regina crocerossina Elena di Savoia e la rivoluzionaria Coco Chanel; Franca, una donna socialista, compagna di partito di Mussolini, dalla forte identità veneta, che, per rivedere sporadicamente il marito al fronte, diventa una portatrice carnica e, per mantenere i figli a casa, trova due lavori, uno dei quali come operaia in una fabbrica di armi. Un ricamo di racconti, un affresco di storie che, intrecciandosi, dipingono poco a poco un panorama sconosciuto. E' uno spettacolo dal taglio storico inedito, i personaggi sono stati scritti, infatti sulla base di documenti e testi originali di donne dell'epoca.

Giovedì 02 Giugno presso il Teatro dell' Orologio alle ore 20:00
LA FANCIULLA CON LA CESTA DI FRUTTA
di Francesco Colombo
Cosa accadrebbe se un quadro prendesse  vita? Cosa direbbe? Che rapporto esisterebbe tra modello e pittore? Attorno a questi quesiti si sviluppa “La fanciulla con la cesta di frutta” . Siamo presso la Galleria Borghese il personaggio del quadro di Caravaggio “Il fanciullo con la canestra di frutta” rompe il silenzio portando in scena il proprio dramma, nessuno infatti lo conosce. E' Mario Menniti, pittore siciliano modello di Caravaggio . Prende vita un esilarante dialogo tra modello e pittore caratterizzato da comicità e poesia. Giungono sulla scena altri tre bizzarri personaggi: Gesù, un angelo muto e un angelo animato dal desiderio di peccare, anch'essi avanzano dubbi circa la loro creazione e la loro vita sulla tela. La barriera tra attori e pubblico viene infranta, si sviluppa  un gioco comune e ogni volta differente. A concludere lo spettacolo, la figura della Gioconda che risolverà le molteplici domande degli altri personaggi circa la loro eterna esistenza.

Giovedì 02 Giugno presso il Teatro Argot Studio alle ore 21:30
FUCKIN' IDIOT
di Simone Giustinelli
Fuckin’ Idiot è un’indagine sulle dinamiche con cui il potere esercita la sua forza. Di volta in volta, partendo dal paragone del tifoso di calcio, il Potere distingue a suo piacimento buoni e cattivi, giusti e scorretti.  In scena c'è un solo attore, un ragazzo, l'intenzione è quella di creare un contatto diretto tra lui e lo spettatore facendolo apparire esattamente per ciò che è, un giovane al di là dei travestimenti scenici da tifoso. Con questo espediente il pubblico viene a contatto con una figura limite della società in cui vive. L’intento  è quello di analizzare i processi politici, sociali e culturali che producono quei comportamenti, evidenziando come la violenza che si scaglia contro il Potere è dal Potere stesso generata e alimentata. Una violenza che incanalata in una battaglia che il Potere per natura, non può perdere, in quanto arbitro e contendente.

Venerdì 03 Giugno presso il Teatro dell'Orologio alle ore 20:00
ALBANIA CASA MIA
di Aleksandros Memetaj
1991, Albania. Il regime comunista che per 40 anni aveva controllato e limitato la libertà dei cittadini albanesi è caduto.  In questo scenario,  il presidente Ramiz Alia riapre i confini dello Stato e permette l'espatrio. Migliaia di persone cercano  di scappare verso il mondo occidentale partendo con navi,   pescherecci e gommoni diretti verso l’Italia. Tra questi c'è  Alexander Toto, uomo di 30 anni che scappa da Valona a bordo del  "Mirdita" (Buon giorno) e giunge a Brindisi. In quel peschereccio c'è anche Aleksandros Memetaj, bimbo di 6 mesi. Albania casa mia è la storia di un figlio che crescerà in Veneto, luogo che non gli darà mai un pieno senso di appartenenza e di un padre, dei suoi sacrifici per scappare dalla miseria. In un monologo appassionato che trasmette tutto l'amore per la propria terra, lo spettatore viene trasportato nel ricordo di una nazione unica con una storia violenta ma passionale.

Sabato 04 giugno presso il Teatro India alle ore 18:00
NIGHTMARE N° 7
di Lorenzo Collalti
Lo spettacolo porta in scena una compagnia di allievi della Scuola Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico”. In un tempo, luogo e giorno imprecisati un uomo si ritrova in una casa privo di memoria. Intervengono ad aiutarlo tre bizzarri individui. “Perché non prende un té?” questa semplice domanda basta a mettere in moto la macchina. Quello che sembra un gesto di estrema gentilezza e spontaneità, inizia a mutare in un gioco perverso e molesto. La concretezza del racconto va sgretolandosi e si trasforma in un mondo surreale, sospeso tra realtà e sogno. La casa e i tre personaggi, diventano rappresentanti della società intera, comica e tragica al tempo stesso, che ha come punto centrale  un uomo senza memoria. La quotidianità dall'episodio futile, a quello irripetibile, proprio come in un incubo, imperversano in questa casa fino a spingerlo ad un equilibrio in cui pianto e riso hanno un confine sottile.

Sabato 04 Giugno presso il Teatro India alle ore 20:00
ALICE
di Dynamis
ALICE è l'incontro di due percorsi formativi finanziati da Associazione AMICI DEI BIMBI Onlus e condotti da Dynamis presso il Teatro Vascello e il reparto di Neuropsichiatria dell'Ospedale Bambino Gesù. In scena 20 ragazzi adolescenti o poco più, ciascuno con la sua identità, le sue specificità, lontani dalle patologie, che sul palco scompaiono. lo specchio di “Alice” non è riflettente,  ma apre  un mondo distorto e affascinante, perché capovolto. L’esplorazione onirica, i dubbi, la punizione, la difficoltà a comprendere e la curiosità di scoprire, sono il percorso per superare  il testo originale e incontrare il singolo, l’identità. Il lavoro si costruisce in un gioco corale con l’incrocio di storie e percorsi di vita diversi che rendono ibrida e polifonica la scena, invitando tutti, come dice Pennac, a scoprire il proprio strumento e ad accordarlo con gli altri, per trovare la propria musica e la sinfonia collettiva.

Domenica 5 Giugno presso il Teatro India alle ore 18:00
KOVA KOVA
di Valeria Belardelli
KOVA KOVA è lo spin off della trilogia dei “Drammi Fecali”, una performance che riscrive il secondo atto di “Sterminio” di Werner Schwab dal punto di vista delle figlie, gemelle dei coniugi Kovacic. Se i coniugi in “Sterminio” rappresentano il modello familiare convenzionale, KOVA KOVA risponde all'esigenza di portare in scena il punto di vista delle due sorelle nel presente, pur toccando i temi principali della drammaturgia originaria. In un giorno qualunque le protagoniste rompono lo schema delle abitudini, e forti del loro legame, insorgono in un gioco che è già l'inizio della loro presa di coscienza del mondo. In continua lotta per distinguersi non fanno che affermare ulteriormente la propria identità a metà tra l'essere bambine e giovani donne. Le due avanzano insieme confrontandosi attraverso un dialogo incessante.

COSTO BIGLIETTI
Biglietto intero valido per un'intera giornata di Festival: 10 euro
Biglietto ridotto valido per un'intera giornata di Festival: 8 euro
Mini abbonamento giornaliero: 10 euro

PER PRENOTAZIONI
3297728673

PER  MAGGIORI INFORMAZIONI

Teatro Argot Studio
Via Natale del Grande 27, 00153 Roma  tel 06.5898111

Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/a, 00186 Roma  tel 06.6875550

Teatro India
Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma tel 06 6840 00311






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