mercoledì 3 febbraio 2016

LA VITA ACCANTO Recensione

TEATRO DEI CONCIATORI
C.U.T. – Contemporary Urban Theatre - 100% TAGLIO CONTEMPORANEO

2 | 7 febbraio 2016
LA VITA ACCANTO
Dal libro di MariapiaVeladiano
 Adattamento teatrale Maura Del Serra
Regia di Cristina Pezzoli

con
Monica Menchi

dal 2 al  7Febbraio
Teatro dei Conciatori di Roma


Bellissimo spettacolo "La vita accanto" una narrazione, tenera, struggente, delicata di una vicenda che inizia con una nascita, e termina con una rinascita. Rebecca figlia di una famiglia abbiente del vicentino nasce oggettivamente brutta fisicamente. La bruttezza fisica è immediata, arriva subito all'occhio e si sa che la vista è il senso più forte e sviluppato nell'essere umano, quindi una bambina brutta non ha le stesse possibilità delle altre. Si parte da questo assunto, o dogma che dir si voglia,  per poi arrivare piano piano, tramite scoperte, incontri, scontri ad una fuori uscita, al fluire delle caratteristiche intrinseche di Rebecca che la trasformeranno o meglio trasformeranno lo sguardo degli altri su di lei, le sue mani capaci di correre con grande maestria e stile sulla tastiera di un pianoforte le regaleranno, quella consapevolezza di se stessa, che per tanto tempo era rimasta nascosta negli angoli, nelle pieghe del suo io, per farla finalmente volare come un albatros. Il testo frutto di un adattamento da un libro è letterario, l'impressione vedendo questo spettacolo è quella di essere immersa nella lettura di un bel libro e immaginare le scene che si dipanano davanti ai propri occhi, la recitazione sentita di Monica Menchi fa vibrare l'intero teatro producendo empatia.
Miriam Comito

Dopo il grande debutto dello scorso Marzo allo Stabile di Trieste, (presso la Sala Rossetti), e il successo della tournèe a Pistoia e Milano, approda  a Roma la delicata e profonda opera tratta dal libro di MariapiaVeladiano (giàPremio Calvino 2010 e finalista allo Strega 2011), adattato da Maura Del Serra: "La Vita Accanto" in scena dal 2 al 7 febbraio al Teatro dei Conciatori di Roma.
La scena si sviluppa in un unico ambiente e sul palco c'è una sola grande interprete, l'attrice Monica Menchi, che dà vita ad una vera e propria trasformazione. Come una crisalide che diviene farfalla, Monica si trasforma in Rebecca, una bimba che ci prende per mano e ci guida nella sua vita, dall'infanzia passando per l'adolescenza fino ad approdare all'età adulta. Un testo che ha commosso e conquistato già i suoi lettori, ci racconta di una ragazzina che nasce irrimediabilmente brutta e subisce su di sè tutte le fasi del rifiuto, a partire dalla sua famiglia, borghese altolocata che ignora e abbandona la piccola, senza una guida e senza nessun aiuto, al massacro dei suoi compagni di scuola. Eppure Rebecca troverà nel suo talento da musicista la rivalsa della vita per divenire farfalla e accettarsi finalmente come una persona "bella".

Nelle note di regia, Cristina Pezzoli ci tiene a sottolineare come: "un'epoca in cui l'apparire ha seppellito l'essere, in cui "photoshoppare" visi e corpi è la regola che si impone per correggere e falsificare ogni minima imperfezione del corpo umano. Mettere in scena la bruttezza come metafora, conservarne il mistero, non banalizzare rendendo realisticamente "mostruosa" la protagonista, è un compito non piccolo poiché tutto quello che accade nel romanzo di Maria PiaVeladiano e nella efficace riduzione teatrale di Maura Del Serra, ruota intorno a questa condizione. La letteratura e la poesia possono far vedere solo dicendo, i lteatro deve far vedere anche agli occhi. L'invenzione della bruttezza sarà dunque il nostro punto di partenza, il cambio dello sguardo del pubblico alla fine del racconto, ci auguriamo sia il punto di arrivo".
Un'opera tutta al femminile amata sin da subito dalla sua protagonista, Monica Menchi: "Quando ho scoperto questo libro, sono rimasta colpita dal fatto che la bruttezza è vissuta con stupore e non con cupezza. Non si tratta dunque di un dramma, bensì di una sorta di catarsi che avviene attraverso l'interazione con gli altri".L'attrice si esibirà con una maschera in lattice, ideata appositamente per rendere il personaggio ancora più veritiero, dando vita anche ai personaggi collaterali, sarà un vero e proprio one woman show.



Regia Cristina Pezzoli
Adattamentoteatrale Maura del Serra
Scene RossanaMonti
CostumiRossanaMonti
Interprete Monica Menchi 











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