martedì 9 febbraio 2016

NESSUN LUOGO E' LONTANO Recensione

ARGOT STUDIO
Argot Produzioni
5 | 21 febbraio 2016
Nessun luogo è lontano

scritto e diretto da Giampiero Rappa
con Valentina Cenni, Giampiero Rappa, Giuseppe Tantillo
aiuto regia Alberto Basaluzzo   
musiche originali Stefano Bollani
scenografia Francesco Ghisu
costumi Lucia Mariani
voci registrate Alberto Basaluzzo e Alessandra Schiavoni
foto di scena e grafica Manuela Giusto


NESSUNO LUOGO E' LONTANO  è uno spettacolo bellissimo, tra i migliori che ho visto in questa stagione. Il testo di Giampiero Rappa il cui tema principale è la rabbia, e ciò che la rabbia procura nell'essere vivente, scandaglia nel profondo quel meccanismo fisico, ma allo stesso tempo mentale che fa salireil sangue al cervello, fino alla deflagrazione rabbiosa, che impedisce all'essere umano di rapportarsi con i propri simili. Fratello siamese della rabbia è l'orgoglio anche esso ben rappresentato in questo spettacolo. L'orgoglio che  rende statici, inamovibili dalle proprie posizioni, addirittura tanto da arroccarsi in una piccola baita di  montagna, per sfuggire a cosa? Al mondo in tutte le sue manifestazioni: famiglia, amici colleghi. Se nel personaggio di Mario Capaldini (Giampiero Rappa) la rabbia è evidente sin dall'inizio , negli altri due: Anna 
(Valentina Cenni) e Ronny (Giuseppe Tantillo) sembra in prima battuta non essere presente, per poi comparire  come un fiume sotterraneo che esce allo scoperto, appena i personaggi si delineano meglio. E' quindi la solitudine la soluzione per una via serena? Rinchiudersi in una baita di montagna è, infatti, solo una delle modalità che si possono scegliere per vivere una vita asettica, che ci tenga lontano dalle sofferenze, un'altra potrebbe essere fare l'inviata di  guerra in Afghanistan, riducendo così al minino i rapporti con gli altri colleghi, o a  18 anni chiudersi nella scrittura, non avere rapporti con i compagni di scuola. Di persone così ce ne sono davvero tante al mondo, ognuno si uccide come può: è il freddo dentro, che non deve essere mai mostrato agli altri. La musica di Stefano Bollani scandisce i momenti topici, in cui i tre personaggi, attraversano chiusure ed aperture repentine. Il grande problema rimane la comunicazione.
La comunicazione  che è quella cosa fondamentale, di cui tutti disponiamo ma che in pochi siamo in grado usare. La salvezza verrà dal più giovane dei tre personaggi, lui che seppur imbrigliato tra rabbia ed orgoglio come gli altri due, che solo dopo la separazione capiranno che si piacevano davvero, solo il più giovane sarà in grado, rompendo gli schemi, infrangendo le regole, di arrivare a toccare il cuore dello altro, smontandogli il suo mondo,  quello in cui si era rifugiato solo perchè deluso dalla totale mancanza di affetto, di solidarietà di amore attorno a lui, parafrasando il titolo di un libro del personaggio Mario Capaldini "Il vuoto intorno".
Il luogo non è solo un luogo fisico ma è il luogo dell'anima, dell'anima dispersa, o che non si riesce ad adattare, ma, appunto, un forte sovvertimento del pre costituito abbatterà qualsiasi barriera di lontananza.
Avete tempo fino a domenica 21 febbraio per vedere questo spettacolo che oltre ad essere ben scritto, e davvero ben recitato, l'attenzione non riesce a spostarsi dalle parole, dalle espressioni, dai movimenti anche quelli più impercettibili dei tre attori, hanno tutti un significato, e la luce è metafora degli stati d'animo.
Miriam Comito



Debutta in prima nazionale venerdì 5 febbraio all’Argot Studio di Roma il nuovo spettacolo scritto e diretto da Giampiero RappaNessun luogo è lontano, prodotto da Argot Produzioni che prosegue il proprio impegno di promozione a sostegno della nuova drammaturgia. In scenaValentina Cenni, Giampiero Rappa, Giuseppe Tantillo con le musiche originali di Stefano Bollani.

Una baita sperduta tra le montagne. Una ragazza giovane e misteriosa affronta un lungo viaggio per entrare in contatto con Mario, uomo di mezza età, burbero e cinico che da tre anni ha chiuso ogni rapporto con il mondo . Che cosa vuole ottenere la ragazza da lui? E che cosa cerca e nasconde Ronny, il giovanissimo e irruento nipote di Mario che a sorpresa e con entusiasmo torna a trovarlo dopo tanto tempo? Perché l’entusiasmo si trasforma a poco a poco in rabbia e rancore?  Riuscirà l’uomo a difendere la sua baita dalla intrusione dei due ragazzi? O forse è proprio quell’intrusione che sta attendendo da tempo senza saperlo? Mistero, leggerezza, silenzi, ritmi serrati, colpi di scena e comicità in un testo che parla di orgoglio, conflitti tra genitori e figli, amore, perdono.
Note di regiaTre personaggi appartenenti a  generazioni diverse e l’incapacità di gestire la propria rabbia. Emozioni compresse e solitudine accumunano Mario Capaldini,  cinquantenne,  ex scrittore di successo ritiratosi a vivere in una baita; Anna Vulli, giovane inviata di guerra; e il nipote di Mario, il ventenne Ronny.
L’occasione, fatale dell’incontro fra Mario e Anna è un’intervista che lo scrittore, restio a concederne dopo avere rifiutato in una diretta televisiva un importante premio letterario,  decide di rilasciare dopo tre anni di silenzio.
Mario, e l’orgoglio che lo divora,  è il motore stesso della storia. Durante l’intervista i due si  accusano, si offendono per poi ritrovare un apparente attimo di condivisione, ma è solo un illusione. La rigidità di Mario e il suo sarcasmo sono la sua stessa prigione, fatta di ghiaccio, che a poco a poco viene scalfita prima da  Anna  e  poi dall’intrusione  del giovane Ronny che è alla ricerca disperata di un posto dove rifugiarsi. Quando i tre personaggi si ritrovano insieme per la prima volta assistiamo al dramma. La donna ha una funzione catalizzatrice,  è proprio grazie al suo silenzio  che lo scontro,  necessario, permette di  fare uscire i mostri contenuti dentro i due uomini.
La tensione emotiva esplode sul finale e permette, soprattutto a Mario, di risalire dal buio di una  solitudine  profondamente vissuta fino a una luce di apertura verso la vita e gli altri.
Gli attori recitano come se fossero dentro una commedia inconsapevoli del dramma che incombe. Le musiche sottolineano i passaggi emotivi  dei personaggi caricandoli di tensione. La scena è un non luogo, un ring precario dove non si può mai stare comodi. La finestra è la zona dove si rifugiano quando sono in difficoltà o quando si sentono sotto pressione;  il camino invece dà loro respiro perché è l’unico luogo caldo,  davanti al quale sentirsi protetti e dove poter intrecciare legami affettivi. Davanti al camino ci si scalda e  ci si confessa e il fuoco riflette, come davanti a uno specchio, l’ombra e la luce della propria anima.

Giampiero Rappa Nato a Genova nel 1973, frequenta nel 1994 la Scuola di Recitazione del Teatro dello Stabile di Genova. Nel 1997 si trasferisce a Roma e diventa drammaturgo. Il suo primo lavoro, Gabriele, scritto con Fausto Paravidino nel 1998, è vincitore della Terza Rassegna di Drammaturgia Emergente  - come miglior spettacolo della giuria e del pubblico - e nel 2005 è Finalista ai Premi Olimpici del Teatro dell’ ETI come novità italiana. Ha scritto inoltre i testi Zenit (con Barbara Petrini), Tutta colpa di cupido (scritto con Lello Arena e Fausto Paravidino), Il Riscatto,  Prenditi cura di me, recentemente proclamato vincitore del Premio Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia Europea - XIII Edizione, la commedia Sogno d’amore ed infine Il coraggio di Adele . I suoi testi sono stati tradotti in sei lingue. Oltre che drammaturgo è anche regista teatrale.  Ha diretto GabrieleZenitIl riscatto, Sogno d’amore, Prenditi cura di me, Il coraggio di Adele, La macchina dei desideri, Adele’s Heart  per il Fringe Festival di Edimburgo, Mr.Placebo di Isabel Wright e A Slow air di David Harrower. A queste attività affianca anche quella docente di recitazione e attore per il cinema e il teatro.


Teatro Argot Studio
Via Natale Del Grande, 27 | 00153 Roma
dal martedì al sabato ore 21.00 – la domenica ore 17.30
biglietti: 12 euro; 10 euro; 8 euro; scuole 6 euro
tel | fax 06/5898111 mobile 392 9281031
tessera associativa obbligatoria 3 euro, comprende sconti e offerte consultabili sul sito


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