mercoledì 24 febbraio 2016

ASPETTANDO GODOT AL TEATRO DEI CONCIATORI Recensione

TEATRO DEI CONCIATORI
C.U.T. – Contemporary Urban Theatre - 100% TAGLIO CONTEMPORANEO


23 | 28 febbraio 2016


presenta


ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett


Regia di ALESSANDRO AVERONE


con Marco Quaglia
Gabriele Sabatini
Mauro Santopietro
Antonio Tintis


Scene Alberto Favretto
Costumi Marzia Paparini
Luci Luca Bronzo
Foto di scena Manuela Giusto
Web assistant Martina Mecacci




ASPETTANDO GODOT  testo molto conosciuto di Samuel Beckett è, in questi giorni, in scena al Teatro dei Conciatori, per la regia di Alessandro Averone. Lo spettacolo è molto suggestivo, vede l'avvicendarsi dei quattro personaggi beckettiani: Vladimiro (Marco Quaglia), Estragone (Mauro Santopietro),  Pozzo (Antonio Tintis) e Lucky (Gabriele Sabatini), anime assolutamente perse nel mondo reale, senza punti di riferimento concreti che aspettano l'arrivo di un imprecisato essere. Il loro tempo passa, senza passare, o meglio trascorre senza lasciare in loro un segno tangibile, ognuno caratterizzato e chiuso in se stesso, non è in realtà in comunicazione con gli altri tre, ogni singolo personaggio, anche se sembra avere dei cambiamenti, sono solamente bagliori di cambiamento se non addirittura accecamenti, che lo tengono in realtà bloccato all'interno di se stesso. Passano il tempo ad aspettare, a discutere, a fare cose inutili, solo per far passare il tempo nel caso di Vladimiro ed Estragone, oppure a instaurare un rapporto padrone / schiavo, con tanto di corda, nel caso di Pozzo e Lucky, rapporto che se non avrà un vero e proprio capovolgimento nel secondo tempo, comunque avrà una tirata di corda che porrà i due sullo stesso livello  basico. L' inizio e la fine, ma anche l'inizio è la fine.... dove appunto solo la natura si muove, tutto il resto che poi non è altro che l'essere umano rimane, immobile. Il testo è quindi una metafora della inutilità della vita umana se vissuta in modo superficiale e non a contatto con gli altri. La regia di Averone è assolutamente calzante, coadiuvata dalla bravura di tutti gli attori che non trascurano nulla dei loro personaggi, curandone ogni sfumatura, e creando un ensamble di emozioni, anche se essenzialmente non succede nulla, come da testo, che fa rimanere attaccati alla propria sedia. la suspence di un qualcosa di imminente che deve arrivare, ma che non arriva,  grazie soprattutto all'inettitudine umana. Didi e Gogo, soprannomi di Vladimiro ed Estragone, non solo non fanno nulla, perchè devono attendere, ma neanche provano ad avvicinarsi a Godot. Pozzo non si ricorda cosa ha fatto il giorno prima, e se nel primo tempo, il suo arrivo e quello di  Lucky sembrano apparentemente scuotere il torpore degli altri due, presentandogli una chiara situazione di dominio dell'uomo sull'uomo, nel secondo, uno è cieco e l'altro è muto. Quindi l'inazione figlia della non comunicazione reale, discorsi sconnessi che non producono nulla, tutti caratteri propri del teatro dell'assurdo, il nonsense, sviluppatosi in particolare dopo la seconda guerra mondiale.

Miriam Comito



Sarà in scena al Teatro dei Conciatori dal 23 al 28 febbraio 2016, ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett, per la regia di Alessandro Averone (premio Le Maschere del Teatro 2015). Protagonisti: Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro, Antonio Tintis.

Note di regia - Alessandro Averone

"Quello che mi ha sempre affascinato in Beckett è la sottile e fine poesia che scaturisce dai suoi testi. L’amore e la compassione per l’essere umano costretto disperatamente alla ricerca di un senso. Il vagare su questa terra in perenne attesa di un gesto, di una parola che si faccia Verbo e indichi una via, una meta per colmare il mistero dell’essere qui e ora. Nessun Dio. Nessuna metafisica. Si aspetta. Qualcosa di indefinito e sconosciuto. Si fa passare il tempo e si riempie uno spazio. Ci si aggrappa perdutamente a qualsiasi cosa ci ricordi che esistiamo e che siamo vivi. Si gioca, con quello che resta. Del mondo, dell’essere umano, delle parole. Si resiste. Con affetto e violenza. Con quello che si è. Con tutti i nostri limiti. Stretti l’un l’altro. Aspettando Godot".


TEATRO DEI CONCIATORI - Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel. 06.45448982 – 06.45470031 - info@teatrodeiconciatori.it - http://www.teatrodeiconciatori.it/
TIPOLOGIA BIGLIETTI: € 18,00  + tessera obbligatoria di 2 €
ORARIO SPETTACOLI: dal martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00
RIDUZIONI PER I LETTORI DI PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO
           


Il Teatro ha il patrocinio gratuito del Municipio VIII (ex XI)


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