sabato 9 gennaio 2016

Processo, morte e santificazione di un Pulcinella che non voleva portare la maschera Recensione

"Processo, morte e santificazione di un Pulcinella che che non voleva portare la maschera", nell'adattamento che Donatella Barbagallo ha fatto del testo di Davide Sacco è uno spettacolo diretto a tutti, non facilmente ingabbiabile in una specifica categoria, ma va a toccare sia le corde della farsa con la presenza delle maschere della commedia dell'arte tra cui il progenitore di tutte le maschere lo "Zanni" sia il melodramma vero e proprio; ma soprattutto mette in luce quel rapporto tra attore e personaggio, in una delle parti più belle, in cui durante il processo a Pulcinella  reo di aver  voluto togliersi la maschera semplicemente per essere libero, e non più nascosto dietro un ruolo, viene chiamato a testimoniare l'attore che realmente insieme al personaggio del critico sono quelli maggiormente riusciti, forse perchè sono le tipologie più note agli addetti ai lavori, ma anche le più caratterizzate. Nel complesso ho torvato lo spettacolo interessante anche se Pulcinella nella parte iniziale dello spettacolo ha avuto delle incertezze recitative al confine tra professionista e amatore. Mollto brava la Barbagallo che recita quasi sempre ad occhi chiusi, a significare la cecità di alcuni critici.
Miriam Comito



Processo, morte e santificazione di un Pulcinella che non voleva portare la maschera
Cosa accadrebbe se Pulcinella si stancasse di portare la maschera? Ovviamente sarebbe processato. Il contraddittorio inizia e nell’aula di un folle tribunale si alternano personaggi iconici della commedia dell’arte, stereotipi del teatro contemporaneo e molti altri.
Otto giovani attori interpreti di caricature grottesche e ridicole, giochi di parole, doppi sensi, il linguaggio del corpo e la farsa, si parte dalla commedia e si sconfina nel melodramma.
Pulcinella è tutti e nessuno: sciocco, saltimbanco, servo e padrone, innamorato, malinconico, schiavo di se stesso e della sua umanità.
Si gioca con il ritmo, la poesia, i volti e le maschere. L’obiettivo è far ridere, commuovere, riflettere e alla fine, forse, niente è davvero come sembra.


Note di regia – Donatella Barbagallo
Lo spettacolo è un viaggio all'interno di un mondo sintetizzato dalla musica, dal ritmo e dalle parole. La maschera del titolo non è semplicemente la maschera da intendere come mascheramento, camuffamento, camouflage  o come mera attività performativa, la maschera siamo noi.
L’idea che perseguo nello spettacolo è quella di rivelare “pezzi” di se stessi utilizzando anche la metafora circense.




Processo, morte e santificazione di un Pulcinella che non voleva portare la maschera
di Davide Sacco
Con Donatella Barbagallo, Giulio Cancelli, Stefano Chiliberti,
Chiara Della Rossa, Stefano Flamia, Giuseppe Abramo,
Bruno Monico e Valeria Palma.
Regia Donatella Barbagallo

TEATRO AMBRA ALLA GARBATELLA
Piazza Giovanni da Triora 15
Lunedì 18, martedì 19, mercoledì 20 gennaio 2016 ore 21.00
per prenotazioni: info@ambragarbatella.com


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