mercoledì 1 aprile 2015

INTERVISTA ALL'ATTORE E REGISTA NICOLA DE SANTIS

Ho avuto il piacere di incontrare l'attore e regista Nicola De Santis, ecco l'intervista che ne è uscita

D. Ciao Nicola tu sei sia attore che regista ci vuoi parlare della tua formazione artistica?

 R. Dunque, ho iniziato a studiare recitazione a diciassette anni all'accademia teatrale Cassiopea con Tenerezza Fattore, e da allora non ho mai smesso di specializzarmi. Ad esempio ho frequentato corsi su voce ed articolazione con Claudia Frisone, recitazione e movimento scenico con Francesco Villano, Combattimento Scenico con Sandro Maria Campagna. Ultimamente ho partecipato a due seminari con Steven Ditmyer, insegnante del metodo Meisner alla "Neighborhood Playhouse" di New York, e doppiaggio con Roberto Chevalier, col quale lavoro da cinque anni.

D Sei il regista e il coautore, in questo caso insieme a Jessica Cenciarelli, dello spettacolo "L'ultima cena" che andrà in scena alla Casa delle Culture di Roma dal 15 al 19 aprile. So che è uno spettacolo particolarmente interessante, per la sua stretta attualità: dato che si parla del confine labile che c'è tra giustizia e giustizialismo, tra ciò che è legittimo e l'andare oltre. Vuoi parlarcene in mondo più approfondito?

R. Certamente. "L'Ultima Cena" è una black comedy alla quale io e Jessica siamo molto affezionati. Parla di quanto sia facile e pericoloso cadere nella tentazione di farsi giustizia da soli. Definirlo attuale è poco. Ti faccio un esempio: se ti ricordassi che, oggi, per un giovane non esiste lavoro che non sia a tempo determinato, che la legge anti-corruzione è in attesa di essere varata da più di due anni, che la giustizia non è uguale per tutti grazie alle leggi ad personam, che, secondo la Legge di Stabilità, a gennaio l'IVA rischia di aumentare fino al 24%, tu come ti sentiresti? Molto arrabbiata, immagino. E se ti presentassi un "colpevole", il responsabile di tutti i mali del paese, se ti dicessi che, tolto di mezzo lui, risolveremmo buona parte dei nostri problemi, almeno per un secondo, non ti verrebbe voglia di offrirgli un bicchiere di vino avvelenato? Perché è questo che fanno i protagonisti dello spettacolo. Sono quattro amici democratici, che vivono insieme e condividono l'ideale di cambiare il mondo. Perciò ogni sabato, invitano a cena una persona intollerante, dalle opinioni ideologicamente discutibili, come razzisti, corrotti, criminali e offrono loro del vino bianco aromatizzato all'arsenico. Lentamente, col passare del tempo e l'aumentare delle vittime, la missione che hanno intrapreso prenderà loro la mano fino a farli diventare più intolleranti dei loro stessi ospiti.

D Avete scelto come colonna sonora delle canzoni degli AC/DC e dei Guns N' Roses, il cd "metallo pesante" immagino non sia stata una scelta casuale vero?

R. Infatti. Io amo molto la musica, e come regista uno dei momenti che preferisco è proprio la scelta della colonna sonora. E, in uno spettacolo che parla di emozioni forti, di fuoco, di furia vendicativa, il rock mi sembrava la scelta più appropriata. Ed ovviamente, anche le parole dei testi hanno un senso: uno dei brani dei Guns N' Roses è una cover di John Lennon e si intitola "Live and let die" (trad. "Vivi e lascia morire"). Ho trovato questa canzone così azzeccata da farne un vero e proprio video musicale da proiettare durante lo spettacolo, tra il primo ed il secondo atto, per raccontare il passaggio del tempo in maniera meno convenzionale di come si fa normalmente.

D Che criteri hai seguito nello scegliere gli attori che interpreteranno "L'ultima cena"?

R. Sicuramente la voglia di lavorare con determinate persone. La bravura. La propositività. La capacità di aderire alla parte. Devo dire che su alcuni di loro ho osato molto, dandogli ruoli diametralmente opposti alla loro indole. Ma era quello che mi suggeriva il mio istinto. Mi hanno dato tutti grandi soddisfazioni. Il lavoro teatrale è un lavoro di cooperazione. Un regista deve avere un progetto, ma deve anche essere in grado di ascoltare, essere pronto a mettere in discussione un idea nel momento in cui, dal gruppo di lavoro, arriva una proposta migliore. Li ringrazio tutti per essersi fidati di me ed avermi seguito e sostenuto in questa "folle impresa"!

D Hai altri progetti per il futuro, o stai già lavorando anche ad altri spettacoli?

R. Sì, in realtà non mi fermo quasi mai. Sarò a brevissimo il protagonista dello spettacolo "Clash" di Claudio Nicolini, in scena dal 24 al 26 aprile al teatro San Paolo, un testo tratto da "Quello che prende gli schiaffi" di Leonida Andreyew. Poi ho iniziato a lavorare al prossimo spettacolo di Francesco Villano, regista ed attore, che prende spunto da "La grande magia" di De Filippo, e che andrà in scena ad ottobre. E per l'anno prossimo, spero di riportare in scena "Ombre nel buio", l'altro spettacolo che abbiamo realizzato io e Jessica (Cenciarelli) lo scorso novembre, e che rappresenta il nostro personale esperimento di portare l'horror a teatro.

D Quali sono le difficoltà che un giovane attore/ regista come te si trova a dover affrontare, non avendo i cd "santi in paradiso" per poter lavorare?

R. La difficoltà più grande è quella di farsi notare. Difficilmente qualcuno è disposto a prenderti sul serio se non sa chi sei o non gli sei stato raccomandato da qualcun altro di cui si fida. Se non si ha un nome, è complicato portare le persone a teatro a vedere i propri lavori, per cui, alla fine, ci si ritrova sempre ad affrontare lo stesso pubblico di colleghi e affezionati sostenitori, cosa che va benissimo, ovviamente, ma sarebbe anche interessante trovarsi a fronteggiare un pubblico di estranei, per poter avere un feedback più disinteressato, meno di parte. Questo è un problema che in Italia sta raggiungendo livelli di gravità drammatici. Comunque, parlando in controtendenza, esistono anche grandi esempi di meritocrazia. Da questo punto di vista, sono stato molto fortunato ad imbattermi in Marco Carlaccini e Patrizia D'Orsi alla Casa delle Culture. Loro hanno creduto nel progetto, quando gli abbiamo presentato "l'Ultima Cena", semplicemente perché lo hanno ritenuto interessante, senza che avessimo nomi famosi in compagnia o fossimo stati presentati da qualcuno. Hanno creato una stagione di nuova drammaturgia, aperta agli esperimenti, ai giovani. Alle idee. Certo, la situazione in Italia è quella che è, ma penso sia inutile piangersi addosso. Essere un artista indipendente ha tanti ovvi svantaggi, però sono anche libero di scegliere i progetti in cui credo di più. Posso fare uno spettacolo, come questo, che parli alle persone. Un teatro che punti a dare un messaggio a chi ne fruisce, e non guardi solamente all'incasso del botteghino.


"...Poniamo, per ipotesi, che tu abbia costruito una Macchina del Tempo che possa farti tornare indietro fino ai primi del 1900: sei in Austria e stai bevendo una grappa con un giovane sconosciuto. Sai che studia arte, che ha un solo testicolo e che si chiama Adolf Hitler. A questo punto della sua vita è giovane, non ha fatto nulla, non ha ancora torturato e ucciso sei milioni di ebrei. Che fai? Gliela avveleni la grappa, sapendo che con un solo gesto potresti salvare la vita a milioni di persone innocenti?"

Una commedia dal retrogusto amaro sull'esile confine tra giustizia e ferocia.
In una società nella quale i delinquenti vengono assolti ed esaltati, i "buoni" non possono continuare a vivere nell'indifferenza. Devono assumersi la responsabilità di combattere per ciò che è giusto.
Per questo quattro amici inizieranno ad invitare a cena ospiti dalle opinioni ideologicamente discutibili; cucineranno per loro i piatti migliori accompagnati da dell'ottimo vino bianco, aromatizzato all'arsenico!


con:
Jessica Cenciarelli, Ursula Mercuri, Alessia Ramazzotti, Agostino Terranova
e:
Maria Stella Anaclerio, Mario Anaclerio, Walter Gizzi, Gianluca Rossi, Chiara Rovan
contributi video:
Valeria Baresi, Livia Bettinelli, Emiliano Fabiani, Emanuela Gentili, Eleonora Leone, Ilaria Orlando, Emiliano Piccioni

musiche:
AC-DC & Guns N' Roses

regia:
Nicola De Santis


da mercoledì 15 a domenica 19 aprile alle ore 21:30 (domenica 18:00)
presso la Casa delle Culture via san Crisogono 45, Roma (Trastevere)

INGRESSO RISERVATO AI SOCI      biglietto intero: €15     ridotto: €12     studenti: €8

Per info e prenotazionitel. 06.58157182    -    email: botteghino@casadelleculture.net
Nei giorni di spettacolo il botteghino aprirà dalle 19.30 - la domenica dalle 16.00

Per maggiori info:
vedi il trailer dello spettacolo: https://www.youtube.com/watch?v=6DTdyj4fpVM
oppure visita il sito e la pagina facebook:
http://www.nicoladesantis.com/ultimacena.html



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