giovedì 8 gennaio 2015

USCITA DI EMERGENZA Recensione



Teatro della Cometa
7 | 25 gennaio 2015



USCITA DI EMERGENZA
di
Manlio Santanelli

con
Vittorio Viviani e Gino Auriuso

regia
Enrico Maria Lamanna

Aiuto regia: Augusto Casella
Scene: Massimiliano Nocente
Costumi: Teresa Acone
Grafica: Overlook
Organizzazione: Maria Francesca Serpe

"Uscita di emergenza" è uno spettacolo affascinante in tutte le sue molteplici sfaccettature, partendo dalla scenografia che catapulta immediatamente lo spettatore in un ambiente apparentemente post atomico, ma che vuole, invece, suggerire uno stato d'animo personale dei due protagonisti, passando per il testo mutevole nella sua forma a volte facilmente afferrabile, altre fluidamente sfuggente,  come del resto è la vita. Si rimane con l'attenzione completamente catturata per tutta la durata dell'opera, grazie anche alla bravura dei due attori: Vittorio Viviani e Gino Ariuso che ci rendono i due personaggi interpretati rispettivamente Cirillo e Pacebbene, assolutamente vivi, e capaci di sorprendere ad ogni loro azione o discorso. Il parallelismo operato da Santanelli tra il fenomeno del bradisismo terrestre e quello umano è assolutamente calzante, a seconda dei tasti toccati, si aprono o si chiudono crepe nell'anima, si vedono scogli prima coperti dall'alta marea. I due personaggi non potrebbero essere più disparati tra loro, per età, esperienze di vita, carattere,  cultura ma qualcosa di misterioso li unisce: il mondo esterno che in qualche modo li ha delusi viene tenuto fuori, insieme alle gatte fameliche e terrorizzanti. Uno spettacolo simbolico con all'interno dello stesso più registi di lettura.
Miriam Comito




Bradisismo, precarietà, ricordi, paure, sospetti… sono alcuni degli “ingredienti” presenti nella commedia, o meglio ancora nella tragicommedia USCITA DI EMERGENZA scritta da Manlio Santanelli che vede in scena - al Teatro della Cometa dal 7 al 25 gennaio 2015 - Vittorio Viviani  e Gino Auriuso per la regia di Enrico Maria Lamanna.

Santanelli, autore, scrittore contemporaneo e partenopeo, si perché solo un napoletano doc, verace, poteva così efficacemente raccontare uno squarcio di vita di due amici-nemici (Pacebbene e Cirillo) rinchiusi in una “catapecchia pericolante” qual è la loro casa, in una Napoli soffocata dal fenomeno del bradisismo, dove i colori caldi e veraci del mare,del sole,delle strade, dei quartieri,del popolo, lasciano spazio all’intenso grigiore che regna tra le mura domestiche dove si ritrovano i due protagonisti. Loro hanno scelto volutamente l’ isolamento, la rottura, il distacco dal mondo esterno, mai uscire di casa se non per estrema necessità per poi rientrarci in fretta, come braccati da un cacciatore senza pietà nella propria tana disfatta, in rovina, vuota, triste… ma per loro unica certezza, unico luogo dove sentirsi protetti. In questa precarietà materiale e morale, Pacebbene e Cirillo si raccontano, si confrontano, sfidandosi come in un incontro di pugilato, sferrando tremendi colpi bassi che lacerano l’animo e la dignità. Non mancano, nel corso della commedia, momenti di comicità, spesso amara, come ama definirla l’autore. Tra l’ ex sacrestano Pacebbene e l’ex suggeritore teatraleCirillo non c’è un attimo di respiro, la loro vita, gli amori,la religione, le gioie, le donne, le sconfitte, le vittorie, il dramma quotidiano con cui sono costretti a vivere per scelta, sono immagini che scorrono veloci come in un vecchio caleidoscopio che proietta al pubblico due uomini segnati dagli eventi, con l’ anima piena di crepe generate dal “bradisismo" della vita.

Quella di Manlio Santanelli è una scrittura fitta di deliranti paradossi e di metafore iperboliche, eppure solidamente immediata, una scrittura dai confini aperti, dove è presente, da un lato, una deviazione, uno straniamento verso l’assurdo, dall’altro, un alto coefficiente di teatralità, evidente nella fortissima percettività corporea, una corporeità imperfetta, che caratterizza quasi tutti i suoi personaggi.
Il bradisismo, consistente in un periodico abbassamento o innalzamento del livello del suolo relativamente lento sulla scala dei tempi umani (normalmente è nell'ordine di 1 cm per anno) ma molto veloce rispetto ai tempi geologici. Esso non è avvertibile in se stesso, ma riconoscibile visivamente lungo la riva del mare, mostrando la progressiva emersione o sommersione di edifici, coste, territori.
In USCITA D’EMERGENZA il bradisismo dunque è metafora della vita, La terra che trema viene a configurarsi come metafora dell'instabilità dell'uomo, dell'infelicità. Siamo parte del paesaggio in cui viviamo e il paesaggio è parte di noi. I movimenti incerti della terra, scuotono le nostre certezze e difficilmente le ricostruzioni riescono a colmare i vuoti.

Teatro della Cometa - Via del Teatro Marcello, 4 – 00186 Orario prenotazioni e vendita biglietti: dal martedì al sabato, ore 10:00 -19:00 (lunedì riposto), domenica 14:30 – 17:00 - Telefono:06.6784380
Orari spettacolo : dal martedì al venerdì ore 21.00, sabato ore 17.00 e ore 21.00, domenica ore 17.00 - giovedì 15  ore 17.00
Costo biglietti: platea 25 euro, prima galleria 20 euro, seconda galleria 18 euro.
RIDUZIONI PER I LETTORI DELLE TESTATE MEDIA PARTNER DELLO SPETTACOLO:
PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO
     

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