mercoledì 10 dicembre 2014

OLTRE I VERDI CAMPI Recensione

TEATRO DEI CONCIATORI
C.U.T. – Contemporary Urban Theatre - 100% TAGLIO CONTEMPORANEO

dal 4 al 21 dicembre 2014

Georgia Lepore e Sycamore TCompany
presentano

Oltre i verdi campi
Di Nick Withby

Traduzione Georgia Lepore e Francesca Silveri

Regia: Georgia Lepore

Con:
Alessandro Averone, Sonia Barbadoro, Alberto Basaluzzo, Michele Cesari, Federico Lima Roque, Gianluca Pantosti, Cristiano Priori, Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro

e con Antonio Serrano

Aiuto regia Emanuela Liverani
Scene e Costumi: Annalisa Milanese
Trucco: Lucia Pittalis

Sarà in scena al Teatro dei Conciatori di Roma dal 4 al 21 dicembre 2014 lo spettacolo Oltre i verdi campi di Nick Withby. Regia di Georgia Lepore. In scena: Alessandro Averone, Sonia Barbadoro, Alberto Basaluzzo, Michele Cesari, Federico Lima Roque, Gianluca Pantosti, Cristiano Priori, Marco Quaglia, Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro, e con Antonio Serrano.

"Oltre i verdi campi" è uno spettacolo che mi ha procurato insonnia notturna, tanto mi è rimasto dentro. Appena entrata in teatro già la fascinazione dalla scenografia, che è composta in modo tale da riprodurre un accampamento militare in un bosco.  Accoglie lo spettatore, con terra e erba calpestabili, e lo rende partecipe della vicenda narrata come se tutti gli astanti fossero davvero là presenti. Questa unione è poi confermata da quella fisica e spirituale degli 8 militari inglesi, facenti parte dell'equipaggio di un carrarmato. Si perché ognuno degli 8 è completamente diverso dall'altro, non solo per provenienza e religione, ma anche per carattere, per esperienze. Si dice che la Grande guerra abbia riunito, fatto stare vicino, per la prima volta, persone completamente diverse tra loro, e che per essere stata mal gestita da chi l'ha causata, è stata vista come l'avvento del caos, e si pensava, in parte biblicamente che una volta finito questo caos non solo non ci  sarebbe mai stato nulla di peggiore ma che sarebbe arrivata la rivelazione. Sappiamo tutti, purtroppo, che non è stato così, ma ciò non toglie la tragicità della stessa, dove oltre a morire tante persone è morta anche un'epoca. In questo spettacolo non esiste la quarta parete, e non perchè sia interattivo o con finale a sorpresa determinato dal pubblico. Semplicemente perchè  la vicinanza con gli attori, i loro modo di recitare, bravissimi tutti, non voglio nominare l'uno o l'altro perchè veramente tutti lodevoli, fa percepire al pubblico l'atmosfera che  ci può essere la sera prima di una battaglia in cui si sa che con molta probabilità si verrà uccisi. Ciò che salta fuori e l'unione, nonostante, e attraverso le differenze, da dove nasce la forza come se si fosse tutti piccoli pezzettini di un unico ingranaggio, malgrado o per fortuna la relatività della realtà, della verità che è multiforme, e senza tempo, come del resto i grandi guerrieri.
Miriam Comito

Grazie alla produzione di Sycamore TCompany  e la regia di Georgia Lepore il testo di Nick Withby, già andato in scena al Donmar Warehouse di Londra  approda in Italia per le commemorazioni nazionali per il Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Lo spettacolo ha il patrocinio del British Council e della Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidente del Consiglio dei Ministri.
Basato su fatti reali e ambientato durante la Grande Guerra, il testo racconta la storia dell'equipaggio multietnico di un carro armato inglese, la notte prima di un attacco in territorio francese. Gli otto uomini, capeggiati dal carismatico Tenente Child, vengono a conoscenza di qualcosa che li porterà a discutere tutta la notte tra loro per prendere una decisione cruciale: fare il loro dovere e morire, oppure disertare e salvarsi. Ognuno di essi porta nel confronto il proprio vissuto, la propria filosofia, la propria religione; offrendo così sulla vita, la morte e la guerra punti di vista diversissimi tra loro ma estremamente attuali nella ricerca di un "senso" a tutto questo.
"Green Fields" è infatti il termine che indica la fine dell'ultima esercitazione dell'equipaggio, e la frase "To the green fields beyond" risuona prima dell'epilogo come un comando militare pronunciato insieme da tutti e otto gli uomini.
Una speranza di vita cui fa riferimento il colore verde, contrapposto al marrone del fango da cui provengono, e al rosso del sangue attraverso cui devono passare.
Ciascun membro dell'equipaggio infatti, indossa una fascia intorno al braccio di colore marrone, rosso e verde il cui significato verrà svelato solo alla fine dell'opera.



TEATRO DEI CONCIATORI - Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA
Tel. 06.45448982 – 06.45470031 - info@teatrodeiconciatori.it
TIPOLOGIA BIGLIETTIintero € 18,00  -  Ridotto € 13,00 -  Ridotto € 10,00 + tessera obbligatoria di 2 €
ORARIO SPETTACOLI: dal martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00
RIDUZIONI PER I LETTORI DI PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO
     

Il Teatro ha il patrocinio gratuito del Municipio VIII (ex XI)

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