venerdì 19 dicembre 2014

134 GRAMMI DI SODA CAUSTICA Recensione





Teatro dell’Orologio


dal 16 al 21 dicembre
SALA GASSMAN

134 grammi di soda caustica

di Francesca De Berardis

con Francesca Romana De Berardis
regia Giuseppe Roselli
disegno luci Claudio Amadei | costumi Tania Benvenuti
aiuto regia Gioia Salvatori
assistente alla regia Bruno Pietro Monico | progetto grafico Gigi Fagni


uno studio su Leonarda Cianciulli, la Saponificatrice di Correggio.


I 45 minuti di "134 grammi di soda caustica" mi  sono piaciuti molto e mi hanno più che convinta che questo studio teatrale abbia il diritto e il dovere di ingrandirsi e completarsi. La storia di Leonarda Cianciulli, che già conoscevo, è già di per se, stimolante e affascinante, ma ciò che mi ha più colpita è il modo con cui è stata portata in scena. Francesca De Berardis riesce pienamente a rendere lo sdoppiamento di personalità della donna che è passata alla storia come la saponificatrice di Correggio. All'inizio della narrazione sembra estranea ai fatti, come se non li avesse commessi lei ma qualcun''altro, che lei si conosce , ma non le appartiene, di lei ci appare un ritratto di una donna, non felice certo,  il difficile rapporto con la madre, che le aveva predetto che dal suo ventre sarebbero nati figli morti, i problemi con il marito, il figlio perdigiorno, ma quasi dolcemente rassegnata nella sua apparente docilità. Piano piano l'attrice fa emergere la vera personalità di Leonarda, fino alla deflagrazione finale: il suo essere ancestralmente legata a delle credenze senza fondamento, che la porteranno al triplice omicidio e poi a scontare la sua pena in un manicomio criminale.
Miriam Comito

Una stanza. Una sedia. Una donna è seduta, rivolta verso un muro. Le luci si spengono e ci troviamo al buio. Il buio della memoria, una memoria che si apre, che si sfoglia, come le pagine ingiallite di un vecchio libro di ricette. Una donna e i suoi ricordi, che si affastellano come immagini sbiadite e sovrapposte, una donna che tra un caffè e i racconti dei letti da rifare, i piatti da lavare, i figli da educare, cerca di guidarci per mano attraverso dei fatti che hanno segnato un'epoca, una nazione e molto più banalmente, e drammaticamente se vogliamo, una vita, senza che ce ne rendessimo conto. 

134 grammi di soda caustica” è uno studio teatrale che parte dal testo.
L’autrice infatti ha consegnato nelle mani del regista un testo frutto di una lunga ricerca sul personaggio realmente esistito di Leonarda Cianciulli.
Il testo voleva essere una filologica ricostruzione (basata anche sugli atti del processo all’assassina di Correggio) delle vicende reali con la licenza poetica di aggiungere particolari documentati della vita della Cianciulli, naturalmente visti dall’occhio della scrittrice. Tutto in forma di monologo-soliloquio.
Fin qui tutto molto semplice.
La scrittrice però in questo caso coincideva con l’attrice.
Il lavoro di costruzione dello spettacolo quindi ha da subito preso una piega diversa da quella canonica, ed infatti è qui presentato in forma di studio.
Lavorando sul testo e agendolo ci siamo subito resi conto che si doveva operare trasformandolo in una drammaturgia viva sul corpo dell’attrice e la vera sfida è stata quella di riscrivere insieme, questa volta in maniera improvvisata e viva, un testo affine a ciò che accadeva in prova.
Nulla è stato distrutto dell’idea iniziale e testuale.
Ma tutto si è trasformato nella presentazione di un personaggio e di un mondo che ha ancora aspetti da indagare proprio perché molte parti del testo originale sono rimaste solo scrittura che aspetta un tempo migliore e più lungo per essere viva. Ciò che interessava il regista, l’autrice-attrice e l’acting coach era un lavoro sul personaggio e sulle sue “direzioni”. Vogliamo presentarvi quindi i 45 minuti nucleari di “134 grammi di soda caustica” convinti che il nostro lavoro ha bisogno del pubblico.
Lo studio infatti è disseminato di espedienti che coinvolgono gli ascoltatori, ha una struttura semplice e conclusa e trova nel gioco teatrale la sospensione del giudizio sul personaggio che già era presente nel testo.
Giuseppe Roselli
Francesca Romana De Berardis
Gioia Salvatori

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