venerdì 14 novembre 2014

COME RESTARE VEDOVE SENZA INTACCARE LA FEDINA PENALE Recensione

TEATRO DUE ROMA
teatro stabile d’essai

11 | 30 novembre

torna in scena

COME RESTARE VEDOVE SENZA INTACCARE LA FEDINA PENALE

Scritto da Stella Saccà con la collaborazione di Luca Manzi

Regia di Luca Manzi

Con Beatrice Aiello, Camilla Bianchini, Serena Bilanceri, Stella Saccà

Prodotto ASSOCIAZIONE CULTURALE GOCCE DI SCENA

" Come restare vedove senza intaccare la fedina penale" è un esilarante commedia con un tocco noir, che va a scavare con apparente leggerezza nel'animo femminile e nelle sue molteplici sfaccettature. Nell'era del digitale, dove il mezzo di comunicazione più usato sono i social network, tre donne che non si conoscono, nella vita reale si incontrano per condividere un progetto. Del tutto casualmente a loro si aggiungerà una quarta, il progetto avrà inizio. Le differenze, culturali, sociali, caratteriali, tra loro sembrano abissi, ma appaiono tutte compatte nel perseguire e raggiungere lo scopo del progetto. Come delle novelle Robespierre, formano una sorta di tribunale di salute pubblica, dove decretano la morte dei loro aguzzini, perfezionando il progetto e stabilendo chi uccide chi e in che modo. La vita, reale però, è un altra cosa, ti mette davanti alla non univocità di ciascun essere umano, che può essere avvertita da un altro a seconda della predisposizione, diversa per ognuno, o ancora al riconoscimento delle proprie mancanze, e quindi ad un punto di vista diverso.
Miriam Comito

“Come restare vedove senza intaccare la fedina penale”, dopo aver conquistato il pubblico della scorsa stagione, torna in scena al Teatro Due Roma dall’ 11 al 30 novembre.
Da un’ idea di Stella Saccà, la collaborazione autoriale e registica di uno degli ideatori della famosa serie tv Boris, Luca Manzi ci conduce nell’ affascinante e misterioso universo delle relazioni femminili.
Tre donne molto diverse tra loro, conosciutesi grazie a Facebook e accomunate dall’infelicità generata dai loro uomini, si incontrano segretamente in un garage per organizzare una missione che le renderà finalmente appagate.
Tra incomprensioni, brindisi, litigi e raffinata complicità, le protagoniste si mettono a nudo confrontandosi sui rispettive vicende sentimentali e sugli uomini che le hanno ferite. La decisione di coalizzarsi è estrema; portare a termine l’ambizioso obiettivo: uccidere ognuna l’uomo di un’altra. Il risultato è rocambolesco e originale.


Come restare vedove senza intaccare la fedina penale
11/30 novembre
Regia di Luca Manzi
Con Beatrice Aiello, Camilla Bianchini, Serena Bilanceri, Stella Saccà
Prodotto ASSOCIAZIONE CULTURALE GOCCE DI SCENA


Teatro Due Roma stabile d’essai
Vicolo dei due Macelli, 37
Per info e prenotazioni tel. 06/6788.2590


 
SINOSSI


Tre donne, conosciutesi grazie a Facebook e accomunate solo dall’essere infelici a causa dei loro uomini, si incontrano segretamente in un garage per organizzare una missione che le renderà finalmente appagate. Non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra: Luce è un’esuberante ed esaurita attrice di proverbiale ignoranza ma di animo buono, Costanza una madre alto borghese lavoratrice e perfezionista, Speranza una giovanissima paladina dell’agricoltura biologica e partecipata e Consuela, ultimo casuale acquisto di quello che diventa un’improbabile quartetto, una donna nicaraguense molto genuina.
Tra incomprensioni, brindisi, litigi e complicità, le protagoniste si mettono a nudo confrontandosi sui rispettivi trascorsi sentimentali e sugli uomini che le hanno ferite; quindi si coalizzano per portare a termine l’ambizioso obiettivo: uccidere ognuna l’uomo di un’altra del gruppo, secondo modalità ben definite. Rocamboleschi risvolti accompagnano il quartetto nell’impresa con esiti imprevisti.










                                                                          NOTE DI REGIA



Come restare vedove senza intaccare la fedina penale è per me un viaggio affascinante nell'universo misterioso delle relazioni tra donne; un mondo con cui sin dall'infanzia per forza di cose mi sono dovuto confrontare -­‐ ho cinque sorelle -­‐ ma di cui a oggi non capisco molto. Ho capito che non funzionano come noi, che i livelli di interazione sono più complessi, sfumati, raffinati, ma non ho capito bene in che senso. A tre uomini generalmente gli tiri un pallone o una playstation e tutto succede in maniera irriflessa, meravigliosamente elementare. Le donne no.
Tra le donne è uno splendido balletto, un sovrapporsi di emozioni e sensazioni che di scolorano a vicenda, si affermano negandosi, generando così una relazionalità non euclidea, oserei dire quantica: come una particella può essere massa ed energia allo stesso momento, una donna può essere allo stesso tempo amica e nemica di un'altra; allo stesso tempo amarla ed odiarla, averne bisogno e trovarla insopportabile.
Credo questo sia il tratto più meraviglioso e stupefacente dei rapporti tra donne e ho cercato di renderlo soprattutto nell'espressione non verbale, in tutto quello che succede sul palco come fisicità, movimenti, espressioni. Questo è per me un altro aspetto stupefacente, da osservatore esterno, delle relazioni tra donne: le parole sono la panna sulla torta, le palline sull'albero di natale, la vera comunicazione si muove su canali siderei, cabalistici, carbonari. spero di esserci riuscito, se non ce l'ho fatta è solo colpa mia, perchè ho avuto attrici bravissime con cui provarci.

                                                                              IL REGISTA LUCA MANZI





     


Luca Manzi, scrittore, sceneggiatore e regista romano, ha insegnato alla Cattolica di Milano e ha un Dottorato in Sociologia della Comunicazione. E’ stato direttore editoriale della Lux Vide, produttore creativo della fiction Don Matteo e tra gli ideatori della serie di culto Boris. In Come restare vedove senza intaccare la fedina penale prosegue il suo cammino sulla scena teatrale romana nelle vesti di autore e regista, inaugurato con successo la scorsa stagione con la pièceDiversamente giovani. Ha scritto con David Seidler (premio Oscar per Il discorso del re) la sceneggiatura del film The games of 1940, che verrà prodotto da Frank Marshall.


                                                                                      IL CAST ARTISTICO






BEATRICE AIELLO



Beatrice Aiello si è formata presso l’ Accademia di recitazione cinematografica e teatrale YD’Actors di Yvonne D’Abbraccio.  Prosegue la sua formazione stage di movimento di Mario Piazza, canto con Jacqueline Ferry, studio della voce con Rossella Della Valle, l’ Atelier di Giorgio Albertazzi, laboratori con Pierpaolo Sepe, Daniele Salvo, Sergio Rubini. In teatro ha lavorato con Giorgio Albertazzi (Aforismi al peperoncino), Y. D’Abbraccio (La strana coppia, Mouline Rouge, Attrazione fatale, Un tram che si chiama desiderio, Tutto su mia madre, Ragazze interrotte, La scelta di Sophie, le relazioni pericolose), Marco Maltauro (Rivolta femminile, Krisis), E. Villaggio (Questa sera si recita a soggetto). Ha inoltre interpretato uno spettacolo di cui è anche autrice, Gocce andato in scena al Teatro Due. Per il cinema ha preso parte al film I mostri oggi regia di E. Oldoini e al cortometraggio Dobbiamo rubare la ricotta di F. Mazzoleni proiettato al Festival di Roma.  Per la Tv ha recitato in Che dio ci aiuti regia di F.Vicario, Il Commissario Rex5 (regia di A.Costantini) e Provaci ancora Prof5 (regia di T. Aristarco). Per la web tv ha condotto lo speciale di Mymovies sulla 67esima Mostra del Cinema di Venezia . Ora sta preparando lo spettacolo “Picasso ha dormito qui” di R. Hawdon con la regia di Nicola Pistoia presso il Teatro Manfredi di Ostia. Di recente Beatrice è entrata a far parte del cast di Cento Vetrine in un ruolo da coprotagonista.

CAMILLA BIANCHINI

Nata a Roma il 26/10/1987 si é formata come attrice presso l’Accademia Teatrale Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco diplomandosi nel 2011; contemporaneamente si è laureata in Letteratura, Musica e Spettacolo presso l’Università La Sapienza. Ha continuato la sua formazione partecipando a stage cinematografici con diversi acting coaches  tra cui Vincent Riotta.  E’ attiva nel panorama del teatro off romano dal 2010 con diversi spettacoli tra cui ricordiamo: Mia moglie è una squillo al Teatro delle Muse regia di Claudio Morici, Gocce d’amore al Fringe Festival regia di Andrea Costantini, Figlie di chi al Teatro Furio Camillo regia di Mariella Pizziconi, Giro(giro)tondo al Teatro Manhattan regia di  Mauro Scarpa, Quel bravo ragazzo di Francesco Nuti al Palazzo Santa Chiara regia di Diego D’Elia, Un sogno bellissimo al Teatro Lo spazio regia di Mariella Pizziconi (di cui è anche coautrice del testo). E’ inoltre insegnante in laboratori teatrali per bambini (scuole e biblioteche).  Per quanto riguarda il cinema ricordiamo la partecipazione alla commedia Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato regia di Salvatore Allocca (2010),  e il corto l’Appuntamento regia di Giampiero Alicchio (2013) che ha ricevuto il Globo d’Oro 2013, una menzione speciale al Los Angeles Comedy Festival, il premio Best Supporting Actor in a short dramady per il Best Actor Film Festival, San Francisco, ed il premio Rai Cinema Channel al Festival Maremetraggio.






SERENA BILANCERI


Serena Bilanceri studia recitazione presso Beatrice Bracco. Perfeziona il suo metodo con l’acting coach italo inglese Vincent Riotta a Roma e presso la CTA, Quelli di Grock di Laura Moruzzi, Milano.
Ha studiato canto conto con Sabrina Manetti, Giorgia Tarenzi, Michele Fischietti.
Tra i suoi lavori teatrali citiamo:
2013 Musical Fantasie Italiane di Fabrizio Fred Buccini, Rovigo
2011 Urlo di David Fiandanese, Roma
2010 La moglie ebreaLa locandieraMedea, regia Laura Moruzzi, Milano
2004 Il drago di Schwarz, regia Renata Coluccini, Milano 
Passando ai cortometraggi si ricordano:
2013 White smoke regia Marzia Pancrazi
2013 Anger of the dead regia Francesco Picone
2012 Il servo regia Giorgia Annunzi; Untitled regia Cristina Martucci
2011 The Labyrinth (4 Award in L.A.), La battaglia dei coloriKaliyuga regia Alfonso Bergamo
2005 Interludio regia Sergio Bianchi.
Per quanto riguarda le esperienze televisive vale la pena citare:
Bates Motel Rai 2, Come un delfino II regia Stefano RealiSenza famigliaNon ho l'età docufiction Rai regia Valerio Boserman, Presunto colpevole regia Vittorio Romano,  Storie vere Uno mattina, Squadra Mobile.
Dal 1998/2005 lavora in svariate telepromozioni Mediaset e fino ad oggi in spot lavora sotto la regia di: Paolo Genovese, Luca Miniero, Marcello Lucini, Paolo Virzì, Dario Baldi, Francesco Nencini, Giovanni Bedeschi, Alejandro Toledo, Dario Piana, Nicola Prosatore.


STELLA SACCA’


Stella Saccà nasce a Roma nel 1984. All’età di sedici anni inizia a frequentare il laboratorio teatrale del liceo scientifico Malpighi tenuto dall’attrice diplomata Silvio D’amico Beatrice Simonetti, con la quale effettuerà diversi spettacoli nei teatri romani, anche dopo la fine dei tre anni di corso. Nel 2003 si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia della Terza Università di Roma, laureandosi in lingue e culture straniere nel 2009. Contemporaneamente scopre un’altra grande passione, quella per la scrittura, che la spinge a pubblicare nel medesimo anno la raccolta di poesie DiVaga  Essenza (ed. Il Filo 2009). In questi anni, è in scena a teatro con lo spettacolo/musical Il primo bacio non si scorda mai e il primo bacio.com di Renato Giordano e con Andrè De La Roche e i Cluster. Appare al cinema nel filmArrivederci amore ciao di Michele Soavi con un piccolo ruolo, e in televisione nella fiction mediaset Ris Roma 6 (r.v.). Negli stessi anni  perfeziona il suo metodo di recitazione studiando con Vincent Riotta e Daniela Tosco. Nel 2012 porta in scena il primo spettacolo teatrale da lei scritto e interpretato E luce fu, con il quale si aggiudica il premio di miglior spettacolo al festival di corti teatrali ‘Schegge d’autore’ ed è co-sceneggiatrice e attrice del cortometraggio L’appuntamento, vincitore nel 2013 del premio Globo D’oro, della menzione d’onore al Comedy Festival di Los Angeles e del Best supporting actors in a  short dramady al festival di San Francisco.  Nel 2013 è attrice co- protagonista del medio metraggio Ferite Invisibili (Regia di Emanuele Martuccello) e autrice del monologo teatrale Il mio compleanno, in concorso al festival Cada Die di Cagliari a novembre del 2013. In questo stesso anno si aggiudica il premio di miglior atto unico al festival della drammaturgia Schegge d’autore con I leoni non si abbracciano.

                                                                                  INTERPRETI E SCHEDA TECNICA


Regia :  Luca Manzi

Testo : Stella Saccà con Luca Manzi

Speranza : Beatrice Aiello

Luce : Camilla Bianchini

Costanza : Serena Bilanceri

Consuela : Stella Saccà

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