giovedì 23 ottobre 2014

TRAPPOLA MORTALE recensione

DALL’AUTORE DI ROSMARY’S BABY        
UN GIALLO ESPLOSIVO!

ARTU’
in collaborazione con il Festival di Borgio Verezzi
presenta

CORRADO TEDESCHI      ETTORE BASSI

con
MIRIAM MESTURINO


TRAPPOLA MORTALE
di Ira Levin
Traduzione di Luigi Lunari - Adattamento di Ennio Coltorti

con
GIOVANNI ARGANTE
e con
SILVANA DE SANTIS
 nel ruolo di Helga



Scene   Gianluca Amodio
Costumi   Marina Luxardo
Disegno luci   Stefano Lattavo
Musiche originali  Gary Yershon
Sound Designer   Simon Baker
Effetti speciali   Galiano Fx
Maestro d’armi Alberto Bellandi



Regia
ENNIO COLTORTI


In scena dal 21 ottobre 2014 alla Sala Umberto "Trappola Mortale" uno spettacolo dalla doppia valenza è sia  commedia che giallo, ed è avvincente, e spiazzante al contempo. Spiazzante, perchè le situazioni che si vengono a creare, sembrerebbero paradossali, ma invece purtroppo sono realistiche, e aderenti all'animo umano, avvincente perchè piena di colpi di scena, veramente ben macchinati. Non facile da recitare soprattutto per i due protagonisti maschili: Corrado Tedeschi e Ettore Bassi, che sono chiamati ad una prova attoriale complessa, sia dal punto di vista della battaglia verbale che fisica, condotta da entrambe in modo convincente. Da sottolineare, cosa che mi ha colpito appena è stato aperto il sipario, la cura con cui è stata costruita la scenografia, sembrava un luogo davvero reale. Lo sforzo economico per produrre uno spettacolo del genere,non deve essere stato leggero, e non deve, soprattutto, passare inosservato. 
Miriam Comito 
UN GIALLO SCRITTO PER UCCIDERE!!

Trappola mortale (Deathtrap) è un testo teatrale avvincente che usa il pretesto del tono noir per descrivere l’avidità dell’uomo senza scrupoli alla continua ricerca del potere, della realizzazione personale e dei propri insaziabili istinti.
Sydney Bruhl è un commediografo ormai finito, incapace di dare tensione e drammaticità ai testi che porta in scena. La prima del suo ultimo spettacolo, un giallo, è un incredibile fiasco. Forse solo un nuovo inatteso successo potrebbe salvare la sua reputazione di scrittore e l'occasione d'oro gli viene offerta dal giovane Clifford Anderson che ha appena terminato di scrivere un giallo veramente avvincente: trappola mortale. Emerge, con forza ed evidenza, il fatto che dentro ogni trappola se ne nasconde un’altra come dentro ogni uomo non esiste una sola anima ma una confraternita in lotta tra di loro.
Dal testo di Ira Levin, scrittore statunitense di successo e indimenticato autore di Rosemary's Baby, Trappola mortale (Deathtrrap) è un classico del giallo teatrale che si presenta come un perfetto gioco a incastri tra umorismo, suspence e forte tensione narrativa in una nuova edizione aggiornata ai nostri giorni da Luigi Lunari dove computer e tecnologia sostituiscono le vecchie macchine da scrivere, per rendere ancora più avvincente un testo considerato un classico del teatro del giallo, definito dalla critica "due terzi thriller, un terzo commedia" perchè i momenti di forte suspance sono perfettamente incastrati con altri momenti molto spiritosi, a volte comici.
Dopo la prima, avvenuta il 26 febbraio 1978 al Music Box Theatre di Broadway, lo spettacolo è stato rappresentato per cinque anni consecutivi con un totale di 1793 repliche; il giallo più lungo mai rappresentato a Broadway. Nel 1982 Sydney Lumet ne dirige il film con protagonisti Michael Caine e Christopher Reeve.
Ricordiamo anche una straordinaria edizione italiana tradotta da Luigi Lunari e sempre con la regia di Ennio Coltorti che vinse il biglietto d’oro…con protagonista Paolo Ferrari. Sono passati più di 25 anni da quell’edizione, forse è il caso di riproporla no?

Uno spettacolo prodotto da Gianluca Ramazzotti per ARTU’ produzioni

 http://www.salaumberto.com/






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