mercoledì 9 luglio 2014

Paolo Conte, Vittoria Belvedere e Luca Ward, Enrico Brignano, Giuseppe Fiorello protagonisti al Teatro Regio di Parma dal 20 novembre al 14 dicembre 2014

 E' stata presentata la Rassegna che vedrà protagonisti al Teatro Regio di Parma
dal 20 novembre al 14 dicembre 2014
Paolo Conte, Vittoria Belvedere e Luca Ward,
Enrico Brignano, Giuseppe Fiorello.
Dopo una presentazione del padrone di casa CARLO FONTANA e l’intervento del direttore artistico MARCELLO FAVA, hanno parlato VITTORIA BELVEDERE per il nuovo musical di Massimo Romeo Piparo “TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE” e ha chiuso con un intervento sulla importanza della cultura e del teatro per le future generazioni LUCA BARILLA che ha permesso con un suo contributo che la rassegna, volta ad avvicinare i più giovani al teatro attraverso delle facilitazioni economiche, abbia inizio e forse ulteriori sviluppi. Il teatro Regio di Parma ricordiamo essere uno dei più belli d’Italia ed un bene preziosissimo per la città




Caos Organizzazione Spettacoli presenta la prima edizione di Tutti a Teatro, quattro appuntamenti con protagonisti Paolo Conte, Vittoria Belvedere e Luca Ward, Enrico Brignano, Giuseppe Fiorello, in programma dal 20 novembre al 14 dicembre 2014 al Teatro Regio di Parma.

La rassegna, realizzata grazie al sostegno di Luca Barilla, è un invito a tutti a ritrovarsi in un luogo carico di fascino e di storia, per divertirsi in compagnia di grandi artisti della musica e del teatro musicale, che Marcello Fava, direttore artistico, ha selezionato per inaugurare questo nuovo progetto.

Si tratta di un progetto al quale Luca Barilla ha aderito con entusiasmo e ha offerto un sostegno personale per dare un’ulteriore spinta culturale alla sua città attraverso anche il teatro musicale.

Tutti a Teatro debutta giovedì 20 novembre 2014 alle ore 21.00 con Paolo Conte in concerto, interprete dei suoi classici e dei brani più nuovi del suo repertorio. Domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre alle ore 21.00 anteprima nazionale di Tutti insieme appassionatamente, il nuovo musical diretto da Massimo Romeo Piparo con Vittoria Belvedere e Luca Word, che dopo il successo di My Fair Lady tornano a cantare e ballare insieme sulle note del celebre film musicale, a 50 anni dalla sua uscita nei cinema di tutto il mondo. Sabato 6 dicembre, ore 21.00, nuovo one man show di Enrico Brignano, che sorride sull’evoluzione dei nostri comportamenti e del rapporto ormai vitale che abbiamo con la tecnologia. Giuseppe Fiorello chiuderà la rassegna sabato 13 e domenica 14 dicembre, ore 21.00, con uno spettacolo musicale dedicato a Domenico Modugno e diretto da Giampiero Solari.

Confidiamo che a questa prima esperienza ne possano seguire altre e che Tutti a Teatro diventi un appuntamento fisso sempre più coinvolgente ed appassionante per Parma.

I biglietti degli spettacoli saranno in vendita a partire dal xxxxx presso Arci Parma e tramite il circuito www.ticketone.it. Ai giovani fino a 25 anni è dedicata una promozione che riserva loro 50 posti per ciascun appuntamento con una riduzione del 50%.
Per ulteriori informazioni: Arci Parma tel. 0521 706214

Mfproduzioni e Live Nation

presentano

IL NUOVO SHOW di Enrico Brignano

Enrico Brignano torna sul palco con il suo nuovo spettacolo che debutterà il 20 luglio da Latina fino ad arrivare a Roma al Teatro Sistina dal 27 gennaio.
Dopo il successo di Rugantino in Italia e la conclusione trionfale del tour a New York sul palco di un teatro di Broadway, Enrico Brignano torna a raccontare i nostri tempi con uno show tutto nuovo, dedicato all’evoluzione dei comportamenti e al nostro rapporto ormai vitale con la tecnologia

“Un'evoluzione è un destino.”, diceva Thomas Mann.
Le specie non sono immutabili; ma sono la conseguenza di qualche altra specie generalmente estinta.”, diceva Darwin.
Allora, se il destino dell’uomo deve cambiare, è mutante…
Queste sono le prime riflessioni che hanno portato Brignano a decidere di fare uno spettacolo nuovo, sull’evoluzione umana.
Questo spettacolo darà una risposta a tutte le domande che ci facciamo ogni giorno, e per tutte le domande c’è sempre un’unica risposta….Guarda su Internet.
In due ore, Brignano racconterà millenni di storia, dal paradiso terrestre al digitale terrestre, dalla mela di Adamo alla mela di Jobs, dal fossile al missile.
Ma se nulla si crea e nulla si distrugge, perché al cambio di stagione ci rimane un sacco di roba fuori dall’armadio?
Due sono le nuove divinità dei nostri tempi: la velocità e l’immagine.
Insomma, bisogna essere rapidi e belli. Ma cosa c’è oltre l’apparenza? E dopo che hai fatto tutto di corsa, col tempo che avanza che ci fai? Vuoi vedere che si corre senza avere ben chiaro qual è il traguardo?
Ecco il senso di questo spettacolo: un viaggio attraverso l’evoluzione, giocando con le sue contraddizioni e sorridendo di qualche errore. Perché il cambiamento è inevitabile, bisogna sì guardare al passato, ma è lecito farsi qualche domanda sul futuro. Si tratta di un’evoluzione della specie o di una specie di evoluzione?
Il racconto si snoderà all’interno di una scenografia tecnologicamente avanzata, con un disegno luci suggestivo, arricchito dalle canzoni originali del maestro Capranica e con la magia di presenze virtuali che interagiranno con Brignano sul palco.


Nuovo Teatro presenta
Giuseppe Fiorello
TITOLO DA DEFINIRE
Un nuovo spettacolo musicale dopo il successo della scorsa stagione
Scritto da  Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni
Regia Giampiero Solari
Un semplice omaggio personale e affettuoso ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni,il cinema e la musica,ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì (Modugno),sarà anche l'occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice…

Giuseppe Fiorello:
Nasce a
Catania il 12 marzo 1969, dopo gli studi da inizio alla sua carriera lavorando e formandosi artisticamente nei villaggi turistici in veste prima di tecnico luci e suono, poi come animatore mini club ed infine diventa responsabile del settore intrattenimento e spettacoli, scrive e interpreta i cabaret dando così una svolta alla sua carriera.
Da lì intorno al 1994 viene chiamato a far parte del gruppo di  Radio Deejay, sarà il primo a dare voce a Radio Capital network del gruppo di Claudio Cecchetto, poi lavorando al fianco di Marco Baldini, Luca Laurenti e Amadeus, in un programma radiofonico dal titolo “Baldini Ama Laurenti”, li si diverte a dar voce a personaggi di pura invenzione o di ispirazione politica e non solo.

Nel 1997, l'incontro con lo scrittore Niccolò Ammanniti, lo porta a debuttare come attore al cinema con il film “L'ultimo capodanno” per la regia di Marco Risi, nello stesso anno, Carlo Verdone lo nota e gli propone di duettare nel film per il cinema "C'era un cinese in coma". Nello stesso anno, arriva il terzo film per il cinema “I Fetentoni” per la regia di Alessandro Di Robilant.

Successivamente dà inizio ad una lunga serie di fiction tv tutte targate Rai,tra cui:
“Salvo D'Acquisto” (regia di Alberto Sironi), “Brancaccio” (regia di Gianfranco Albano), “La Guerra è finita”( regia di Lodovico Gasparini), “L'uomo sbagliato” (regia di Stefano Reali),
“Il grande Torino” (regia di Claudio Bonivento), “Il cuore nel pozzo” (diretta da Alberto Negrin) “Il bambino sull'acqua” (diretta da Paolo Bianchini), “Joe Petrosino” (per la regia di Alfredo Peyretti).

A questo punto anche il teatro si affaccia nella vita professionale di Fiorello, ed ecco il debutto al fianco di Alessandro Gassman in “Delitto per Delitto” regia di Alessandro Benvenuti.

Nel 2007 circa torna in tv, è protagonista di “Giuseppe Moscati” di Giacomo Campiotti, miniserie sulla vita del Santo Giuseppe Moscati, a cui fanno seguito il film tv “La vita rubata” di Graziano Diana, e la miniserie “Il bambino della domenica” di Maurizio Zaccaro, entrambi in onda nel 2008, quest'ultima nata da un'idea dello stesso Attore.
Continua così l'inarrestabile collana di personaggi e storie sempre Rai, consolidando anche un rapporto di grande collaborazione con la rete ammiraglia, diventato ormai anche una sorta di coerenza artistica.
Nel 2010, infatti, è nuovamente su Rai Uno con varie fiction:
“Lo scandalo della Banca Romana”, “Il sorteggio”, film televisivo presentato in anteprima nazionale al Roma Fiction Fest di quell'anno, e “La leggenda del bandito e del campione”, in cui interpreta il ruolo del bandito di Sante Pollastri.
Oltre alla tv ma con meno frequenza, torna a presentarsi il cinema, importanti occasioni di collaborazione con grandi registi. Tra questi ricordiamo, “Galantuomini” per la regia di Edoardo Winspeare, “Baarìa” regia di Giuseppe Tornatore e “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek.
Ancora in televisione porta sullo schermo un tema scottante come quello dei padri separati, la miniserie si intitola “Sarò sempre tuo padre”, riscuote un enorme successo con oltre 8 milioni di telespettatori nella seconda puntata.
Nel 2011 invece è nel film “Terraferma” di Emanuele Crialese, film che lo porterà al  68° Festival del cinema di Venezia.
Per i 150 anni dell'unita d'Italia insieme al fratello Rosario produce un cortometraggio dal titolo “Domani” per la regia di Giovanni Bufalini.
Arriva finalmente sul set di “Volare”, film in due puntate che raccontano la vita di Domenico Modugno per la regia di Riccardo Milani, miniserie che ha raccolto un numero impressionante di telespettatori che non si registrava dal 2005, oltre 11milioni.
Finisce il 2012 ed Inizia il 2013 con due partecipazioni al cinema, la prima è, "Se Chiudo Gli Occhi Non Sono Più Qui", film diretto da Vittorio Moroni e “Benvenuto Presidente" di Riccardo Milani con Claudio Bisio.
nel  2013 ha girato il film tv scritto da Alessandro Pondi e Paolo Logli, diretto da Marco Pontecorvo dal titolo “L’oro di Scampia”. Una storia liberamente ispirata alle figure di Gianni e Pino Maddaloni, un padre ed un figlio che, dal più difficile sud del nostro paese, riescono a farcela fino a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney del 2001.


PAOLO CONTE

In

Gong-Oh

BIOGRAFIA:
Paolo Conte nasce ad Asti. Già da ragazzo comincia a coltivare quelle che ancora oggi rimangono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Si dedica come amatore al jazz, suonando il vibrafono in complessi della sua città o in tournée (Festival Nazionale del jazz a Saint Vincent), nonché come esperto (3° posto per l’Italia al Quiz internazionale di Oslo).

Inizia, prima insieme al fratello Giorgio e poi da solo, a scrivere canzoni sulla scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura.

Intorno alla metà degli anni Sessanta irrompono nelle classifiche musicali canzoni ‘diverse’ ed ‘originali’ firmate Paolo Conte: “La coppia più bella del mondo” e “Azzurro” (Adriano Celentano), “Insieme a te non ci sto più” (Caterina Caselli), “Tripoli ‘69” (Patty Pravo), “Messico e Nuvole” (Enzo Jannacci), “Genova per noi” e “Onda su onda” (Bruno Lauzi) e molte altre.
Nel 1974 esce un album, intitolato Paolo Conte, in cui una voce casuale e come distratta tratteggia piccole storie private o quasi; e già l’anno dopo ecco un altro album con lo stesso titolo e nella stessa vena. Questi lavori segnano il debutto da protagonista del compositore astigiano.

Il 1979 è l’anno in cui il pubblico inizia a scoprire Conte e ad affollare i suoi concerti grazie a ‘Un gelato al limon’. Due anni dopo, nel 1981, l’album successivo, Paris Milonga, viene presentato, onore inedito, nel corso di un’apposita giornata “contiana” organizzata dal Club Tenco a Sanremo.

1982: esce Appunti di viaggio che rappresenterà un grande serbatoio per il repertorio concertistico del Maestro. Ormai il cantautore di Asti è un protagonista.

Nel 1984, il suo primo album per la storica etichetta CGD (marchio ormai scomparso all’interno del gruppo Warner Music), che si intitola di nuovo semplicemente Paolo Conte suscita grande interesse dei media e recensioni entusiastiche.

L’artista conquista la  Francia, suonando al Théâtre de la Ville di Parigi nel corso di una tournée che, aperta all’estero, si conclude in Italia tra i “tutto esaurito” e viene documentata da un doppio album, Concerti (1985) registrato dal vivo.

Il 1987 porta finalmente un album di nuove canzoni: Aguaplano. È un doppio album i cui ventuno brani fanno scoprire nuove sfaccettature della creatività contiana. Inizia così una serie di lunghe tournée all’estero: due tournée in Canada, cinque in Francia (per tre settimane all’Olympia di Parigi), due tour in Olanda (dove ottiene il disco d’oro e il disco di platino), due tournée in Germania, oltre a Belgio, Austria, Grecia, Spagna, nonché due spettacoli al mitico Blue Note di New York, tempio storico del jazz. Dello stesso periodo è inoltre la sua partecipazione ai più importanti festival jazz (Montreux, Montreal, Juan Les Pins, Nancy, ecc.).

Al rientro dalla tournée di “Aguaplano” l’Avvocato di Asti decide di regalarsi un po’ di riposo: a riempire la pausa produttiva esce nel 1988 una nuova registrazione dal vivo, Paolo Conte live, registrato allo “Spectrum” di Montreal e un video Nel cuore di Amsterdam registrato al Theatre Carre’.

Altri due anni di pausa e il novembre del 1990 ci offre un Paolo Conte nuovo: il nuovo album, Parole d’amore scritte a macchina, è interamente composto di brani inediti, che  rivelano inattesi squarci musicali ed episodi decisamente atipici rispetto al corpus del repertorio dell’autore. Un album dunque, importante e significativo, che nel catalogo dell’artista occupa un posto assolutamente singolare.

Il ritratto di Paolo Conte in copertina porta la firma di Hugo Pratt, di cui fu amico. Nel 1982 Conte scrive le musiche per lo spettacolo teatrale Corto Maltese. Sempre nel 1982 Hugo Pratt illustra 20 canzoni di Paolo Conte per un libro a lui dedicato dall’editore Lato Side.

Il 30 settembre 1991 Paolo Conte vince il premio Librex-Guggenheim 1991 “Eugenio Montale per la poesia” – sezione “versi per musica”.

Il disco successivo, Novecento, pubblicato nell’ottobre 1992, è un felice ritorno nel guscio del Conte più classico, una sistemazione geniale e gioiosa dei frammenti che da sempre compongono la sua musica alla luce di una nuova maturità.  Non ci sono più i cori e le curiosità elettroniche che avevano caratterizzato le “Parole d’amore”, ma una splendida orchestra trapuntata di ricordi jazz e musical a cui l’artista fornisce la sua abituale materia sonora: ritmi eleganti, sinuosi e anche ubriachi, spinti fino al jazz hot e al tango da postribolo, dolcissime memorie tra verità e sogno, una poesia lussureggiante di colori, immagini, fantasie.

Dopo il doppio album “Concerti” (1985) e il successivo “Paolo Conte live” (1988), nonché i due videotapes “Nel cuore di Amsterdam” (1989) e “Live in Montreux”  (1991), esce l’album intitolato Tournée, che documenta spettacoli registrati dal vivo nel 1991, 1992 e 1993.

Nel 1993 esce il volume “Le parole di Paolo Conte” edito da Allemandi, che raccoglie i versi delle sue canzoni. Il volume avrà una seconda edizione aggiornata nel 1997, sempre curata da Doriana Fournier docente dell’ Università di Parigi. Lo stesso volume uscira’ poi in versione inglese con il titolo “The words of Paolo Conte” nel 1999.

Il nuovo album di inediti arriva nell’autunno 1995. Paolo Conte lo ha studiato, preparato, coltivato con amore e cure infinite, lavorando con un team di base composto dal contrabbassista Jino Touche, dal batterista Daniele Di Gregorio e dal fisarmonicista e polistrumentista Massimo Pitzianti. Il disco si intitola Una faccia in prestito ed è, con ogni probabilità, il suo album più maturo da sempre. Al suo interno ci sono gli elementi tipici della “canzone alla Paolo Conte” che  non smettono mai di stupire: la “grazia plebea” della musica, il gusto del pastiche vero e falso, fra epoche e stili diversi, il piacere di testi sonori, fantasiosi, con una lingua che ribolle di capricci e invenzioni (il pidgin di “Sijmadicandhapajiee”, lo spagnolo virtuale di “Danson metropoli” e “Vita da sosia” ).

Nel 1996 esce in Europa l’album The best of Paolo Conte: i venti brani che lo compongono rappresentano la prima vera antologia della carriera di Conte: canzoni che trovano tutte posto nella storia della canzone italiana: da “Azzurro”, “Bartali” e “Genova per noi” a “Boogie” e “Via con me”, tutte eseguite nel famoso stile contiano. Oltre ai pezzi più  conosciuti, sono presenti i brani preferiti dall’autore: da “Colleghi trascurati”, a “Max” e “Gong oh”. Nel 1998 il best viene pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti dalla prestigiosa etichetta americana Nonesuch (Ry Cooder, Joni Mitchell, Wilco, Philip Glass, Bill Frisell, etc.) e votato ‘disco dell’anno’ per l’autorevole rivista Rolling Stone. Ne segue un tour di successo nelle principali citta’ degli Sati Uniti (New York, Boston, Los Angeles, San Francisco ecc.).

Nel 1998 esce un nuovo doppio album live, Tournée 2, una sorta di seguito di “Tournée”, in risposta alle richieste continue ed entusiastiche del pubblico. Nessuna delle canzoni presenti in questo album doppio era mai stata pubblicata prima di allora in versione live, una parte di queste appare per la prima volta incisa su un disco: la strumentale “Swing”; “Legendary” e “Irresistible” (interpretata da Ginger Brew); “Nottegiorno” e “Roba di Amilcare”, omaggio all’amico e patron del Club Tenco di Sanremo Amilcare Rambaldi  poco prima scomparso.

Il 24 marzo 1999 Paolo Conte riceve l’onorificenza italiana di Cavaliere di Gran Croce.

Nel 2000 si realizza un progetto che Paolo Conte sognava da vent’anni: Razmataz. Si tratta di un’opera multimediale legata ad un musical che porta lo stesso nome, ambientato nella Parigi degli anni Venti,  nel periodo e nel luogo che Conte vede come il punto d’incontro e di fermento culturale di tutte le avanguardie del ventesimo secolo. La storia, che nello specifico narra l’incontro tra la vecchia Europa e la nuova musica nera, è stata illustrata attraverso 1800 disegni eseguiti da Conte e trasformata in un’opera video su dvd, accompagnata da musica e dialoghi. L’album contiene stralci di musica d’atmosfera del passato oltre ad una serie di canzoni in un’interessante carrellata di stili in francese, italiano e inglese, e riflette le eccitanti innovazioni e fusioni di questo incrocio culturale della Parigi degli anni Venti.

Il 15 maggio 2001 Paolo Conte riceve un’altra onorificenza, questa volta in Francia (”Chevalier dans l’ordre des arts et lettres”), mentre il 9 aprile 2003 riceve la laurea honoris causa dall’Università degli studi di Macerata in Lettere Moderne (con la seguente motivazione: “per aver tradotto in un linguaggio del tutto originale, ricco di significative trame testuali e poetiche, tipi, luoghi, situazioni, storie, atmosfere di aspetti dell’immaginario del nostro tempo”). In questa occasione Conte tiene una lectio doctoralis intitolata: I tempi dell’ispirazione: il pomeriggio

Il 2003 è l’anno di Reveries, altro ‘Best of’ di Paolo Conte realizzato appositamente per il mercato estero. Il disco nasce su richiesta della Nonesuch che desiderava dare seguito al lavoro iniziato negli USA dando al pubblico un nuovo album.
Per questo disco, Paolo Conte ha riunito in studio i musicisti dell’orchestra che lo ha accompagnato in tutto il mondo durante i due anni del “Razmataz tour” ed ha registrato 12 nuove versioni di alcune perle del suo repertorio.
Molteplici i motivi di interesse di queste nuove registrazioni: ad esempio “Reveries”, brano che dà il titolo al disco, autentico capolavoro “nascosto” che fino a quel momento esisteva solo in una versione ‘live’ nel disco “tournée”. Nuovi arrangiamenti permettono in questo disco di apprezzare i classici di Conte come “Dancing”, “Diavolo rosso” o “Sud America” nelle versioni note agli spettatori dei suoi magici concerti, versioni assai diverse da quelle pubblicate su disco negli anni ’80. Reveries inoltre ci fa riscoprire gioielli come “Gioco d’azzardo” e “L’avance” che dimostrano quanto grande sia questo artista alle prese con vere e proprie strazianti “Love ballads”.
A completare il disco sono stati inseriti 4 brani tratti dai dischi “Paolo Conte” e “Novecento”.In seguito all’uscita americana, il disco viene pubblicato anche nel resto del mondo.
Sempre nel 2003, nella serie Parole e Canzoni edita da Einaudi - Stile Libero esce il cofanetto dedicato a Paolo Conte che contiene il volume: Si sbagliava da professionisti, in cui il Maestro, cosa rara, commenta alcune sue canzoni. L’introduzione del volume è di Andrea Camilleri e del premio Oscar Nicola Piovani. Il cofanetto contiene anche un dvd, prodotto da Renzo Fantini, in cui Paolo Conte racconta in una lunga intervista video, cosa altrettanto rara, la sua arte.



Nove anni dopo l’ultimo album in studio (“Una faccia in prestito”), il 5 novembre 2004 arriva nei negozi il nuovo album Elegia, prodotto da Renzo Fantini e distribuito da Warner Music: si tratta di un disco di grande maturità artistica, per le qualità poetiche e musicali delle canzoni, che si muovono sotto il segno di un’ autentica originalità compositiva. Conte, attraverso la ricerca dell’essenza espressiva artistica, canta l’elegia della vita o meglio di una vita che valga la pena di essere vissuta.

Il 2005 vede l’uscita del doppio cd e del dvd Paolo Conte live arena di Verona. La tracklist del disco corrisponde precisamente a quella del dvd (e del concerto all’Arena) ed offre dunque le stesse canzoni, di cui otto finora non erano disponibili su disco in versione dal vivo:  sei tratte  da “Elegia” più “La donna d’inverno” e “Gioco d’azzardo”. Il cd contiene anche un inedito assoluto che s’intitola “Cuanta pasión” registrato in studio con il contributo del chitarrista Mario Reyes della Gypsy Kings Family e della cantante iberica Carmen Amor.

Il 24 maggio 2007 Paolo Conte riceve il Diploma accademico honoris causa in pittura dall’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro. Conte in quell’occasione ha tenuto una lectio magistralis intitolata: Razmataz – la bellissima negritudine.

Il 25 giugno 2008 debutta a Lione il concerto “ Paolò symphonique ”: si tratta di un progetto musicale proposto dall’Auditorium di Lione e dall’ Orchestre National de Lyon.
Ogni concerto prevede una prima parte in cui Conte si esibisce con il suo gruppo storico e una seconda parte in cui si aggiunge la grande orchestra sinfonica. Il repertorio prevede molti brani conosciuti e qualche inedito.
L’orchestratore è il Maestro Bruno Fontaine, nome di alto prestigio e direttore di squisita sensibilità.
I primi appuntamenti di questa nuova avventura musicale dopo Lione, sono il 31 luglio 2008 ad Atene con la Greek Radio Tv (ERT) Symphony Orchestra e il 5 e 6 settembre 2008 a Parigi con l’Orchestre National d’Ile de France e a Venezia, unica data italiana il 31 luglio 2009, in Piazza San Marco.

Il 5 settembre 2008 viene presentato alla stampa il nuovo album Psiche prodotto da Renzo Fantini per Platinum e per la prima volta distribuito in tutto il mondo da Universal. L’album contiene 15 canzoni inedite: si tratta di un disco fuori ordinanza, uno dei più importanti in assoluto della storia di Paolo Conte. Tra Amore e Psiche il maestro sceglie Psiche perché più terrena ma soprattutto perchè ha più storie da raccontare. Le canzoni contenute nel disco sembrano nate per essere contemplate, come accade davanti ad un bel quadro. Ricordandoci di un’altra grande passione di Paolo Conte, la pittura, potremmo parlare nel caso di Psiche di canzoni pittoriche.

            L’11 ottobre 2010 è stato presentato per la prima volta alla stampa internazionale il nuovo album, Nelson, distribuito da Universal per Platinum.

Il 25 gennaio 2010 ha ricevuto la massima onorificenza dalla città di Parigi: la Grande Médaille de Vermeil.

L’8 novembre 2011 è uscita la sua ultima antologia Gong-Oh distribuita da Universal per Platinum. L’album, oltre a racchiudere i suoi maggiori successi, contiene un inedito La Musica è pagana e una nuova registrazione di Via con me.


Peep Arrow Entertainment e Il Sistina
presentano
Luca Ward e Vittoria Belvedere
In
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
Regia e adattamento Massimo Romeo Piparo
Dopo il grande consenso ottenuto con My Fair Lady, torna l'amata coppia del Musical italiano composta da Luca Ward Vittoria Belvedere.
Come è costume del Sistina- che già nella passata stagione ha celebrato i film Sette Spose per Sette Fratelli e Jesus Christ Superstar- si celebra un altro anniversario di uno dei film musicali più amati di tutti i tempi, nel 50° dalla sua uscita nei cinema.
La pellicola interpretata magistralmente da Julie Andrews uscì nelle sale nel 1965 e da allora rimane uno dei classici che si tramandano di madre in figlia.
Tre generazione hanno cantato Do-re-mi coi propri bambini e ancora oggi questo Musical può riuscire nella missione di riunire a Teatro intere famiglie.
Luca Ward darà voce e corpo al rigido militare Von Trapp padre vedovo di sette figli che, come in ogni favola a lieto fine, verrà ammorbidito e quindi domato dalla dolcezza femminile a cui darà tutto il suo vigore una sempre più matura per il Musical, Vittoria Belvedere. Con loro in scena ben 7 bambini dai 17 ai 4 anni.
Una produzione firmata Peep Arrow - Il Sistina con un cast di grandi professionisti della Compagnia Stabile del Musical, su licenza esclusiva della Fondazione "Rodger&Hammerstein" di New York.

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