sabato 14 dicembre 2013

ORAZIO#2 HOMICIDE HOUSE al TEATRO VALLE OCCUPATO


Immagine in linea 1
 
TEATRO VALLE OCCUPATO
ALTRESISTENZE | ORAZIO
giovedì 19 dicembre duemila13 ore 19.00 aperitivo | ore 19.45 mise en espace
HOMICIDE HOUSE
di Emanuele Aldrovandi
mise en espace di Carlotta Corradi
con Andrea Collavino | Daniele Natali | Aurora Peres | Francesca Rosa
direttore di produzione Laura Riccioli
Foto di Valeria Tomasulo

Giovedì 19 dicembre continua la rassegna “Orazio”, l’appuntamento fisso del Teatro Valle Occupato con la drammaturgia contemporanea, che si apre con un aperitivo, prosegue con una mise en espace di nuovi testi dal mondo e si chiude con un incontro con l’autore.
Inaugurato il 28 novembre con Besame mucho dell’argentino Javier Daulte – testo mai rappresentato in Italia – “Orazio” prosegue giovedì 19 dicembre dalle ore 19 con la mise en espace di Homicide House di Emanuele Aldrovandi, testo vincitore del Premio Tondelli. L’autore, presente alla serata, partecipa al dibattitto che segue la mise en espace diretta da Carlotta Corradi e con Andrea Collavino, Daniele Natali, Aurora Peres e Francesca Rosa, tutti partecipanti di Crisi, il laboratorio di scrittura condotto da più di un anno da Fausto Paravidino al Teatro Valle Occupato. Ed è proprio dall’unione tra il gruppo di Crisi, altri artisti e alcuni occupanti del Teatro Valle Occupato che nasce il progetto Orazio, il cui prossimo evento è previsto il 9 gennaio con un altro inedito. 
Homicide House racconta la storia di un uomo che ha sempre finto di avere più soldi di quelli che ha, fin dal giorno in cui ha conosciuto sua moglie. Ed è sempre riuscito ad andare avanti, mettendo le cose in fila, una dopo l’altra, come sono andati avanti gli uomini per secoli. Un giorno, però, non riesce a saldare un debito col suo usuraio, Camicia a Pois. E la soluzione che quest’ultimo gli propone lo trascina in una vicenda rocambolesca e un po’ pulp, che parla d’amore, di verità, di pigrizia e di falsità.
Emanuele Aldrovandi è nato a Reggio Emilia nel 1985. Dopo la laurea triennale in Filosofia a Parma nel 2007 e la laurea specialistica in Lettere a Bologna nel 2009, si iscrive alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, dove si diploma nel 2012. Collabora con il Centro Teatrale MaMiMò come drammaturgo e insegnante di scrittura e si occupa della sezione teatro per il settimanale Arcipelago Milano. Ha ricevuto vari riconoscimenti fra cui il Premio Pirandello 2012, la Segnalazione al Premio Hystrio 2012 e il Premio Tondelli 2013.

Motivazione giuria del premio Tondelli per Homicide House di Emanuele Aldrovandi
“Sinistra e infantile parabola sugli incerti confini tra il vero e il falso, testo introspettivo dal piglio ironico-favolistico (favole macabre senza lieto fine, per intendersi), Homicide House è un coraggioso tentativo di scrittura drammaturgica verticale, in grado di farsi carico di una matrice teoretica/concettuale che mette in atto una morbida elusione del tragico.
Se il dilemma attorno cui ruota il dipanarsi della storia appartiene di diritto alla normalità prosaica (in sintesi, si può mentire a fin di bene o, al limite, nel nome del male minore?), i personaggi dimostrano di essere istanze filosofiche, portatori di una determinata poetica del pensiero, prima ancora che entità finzionali: non è un caso se Uomo, che nasconde alla donna amata il vizio di indebitarsi per il puro piacere di farlo, dovrà condurre i suoi equivoci commerci con loschi figuri quali Camicia a pois e Tacchi a spillo, riuscendo a salvare la pelle senza alcuno sforzo pratico ma con un puntuale esercizio della parola. La Casa degli omicidi è un meccanismo di sevizie psicologiche che ferisce e uccide con il ragionamento piuttosto che con le sole armi di tortura. Un’idea originale alla base della scrittura e un linguaggio disinvolto e agile nell'alternare isolati e funzionali monologhi a fulminanti e accesi dialoghi fanno del testo un riuscito e promettente esperimento.”

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