mercoledì 9 gennaio 2013

LA VITA DAVANTI

In scena al Teatro dei Conciatori dal 8 al 13 gennaio 2013 "La vita davanti" di e con Tony Allotta, tratto dal romanzo "La Vie devant soi" con cui  nel 1975 Roman Kacew, meglio conosciuto come Romain Gary, vinse con lo pseudonimo di Emile Ajar in suo secondo premio Goncourt. Tony Allotta ha tratto l'essenza del romanzo dello scrittore lituano ebreo askenazita, naturalizzato francese e ne ha fatto uno spettacolo teatrale. L'agomento è universale: "Si può vivere senza amore?" Questo chiede al pubblico odierno, mentre Totò/ Mohamed racconta la sua infanzia, di orfano di origine araba cresciuto nella casa di una vecchia prostituta ebrea polacca sopravvissuta ai campi di concentramento, che sotto pagamento "ospitava" i figli delle prostitute. L'amore quello che tutti dovremmo ricevere sfugge continuamente al piccolo orfano, piano piano si rende conto, che la signora lo tiene in casa perchè qualcuno paga per lui, e che non è l'unico a essere in questa condizione, per cui è inutile defecare per tutta la casa per richiamare l'attenzione....lo fanno anche gli altri, e dove non c'è la realtà arriva la fantasia, ecco quindi giungere una leonessa, si sà che questi animali sono talmente protettivi con i propri cuccioli che si farebbero uccidere ma non li abbandonerebbero mai, la leonessa entra in casa tutte le sere e lecca dolcemente il volto dei suoi cuccioli. Rubare un uovo e sperare che la donna che esce dal negozio, sia tua madre, e invece no la donna esce e ti dà un bacio, ma non ti rimprovera, non  è affar suo, lei non ha figli. L'importante nella vita per crescere bene è avere una data di compleanno, anche se inventata e crescere nel proprio credo, per cui la "mamma" che gli orfani che vivevano nella sua casa dovevano necessariamente diversificare le proprie attività secondo le proprie origini, per cui Banana che era nero doveva necessariamente andare a fare delle passeggiate nel quartiere nero di Parigi, Zizì che era ebreo era in "visione" ad una famiglia ebrea per l'adozione, Totò Mohamed doveva andare in moschea se no da grandi non si sarebbero integrati. Un mondo fatto a settori, che per certi versi purtroppo, è ancora attuale, mentre la domanda unica e reale per tutti i tempi è "Si può vivere senza amore?" no non si può vivere questo è quello che questo spettacolo  vuole dire, non a caso il pubblico è invitato a dare la propria risposta. Tony Allotta ben riesce a calarsi lui romano, nei panni di un arabo, cambiando voce, aggiungendo un suono gutturale, e aprendo di più gli occhi ma senza esagerare e fare macchiette. La scenografia è stata curata da tre ragazze del Teatro Valle Occupato: Chiara (Kadia) Baston, Brigida Di Costanzo, e Saba Kamasei, che hanno costruito gli origami appesi al soffittoe  i pannolini sparsi per il pavimento.
Miriam Comito
Teatro dei Conciatori
Via dei Conciatori 5  00154 Roma  
Dove siamo: (clicca qui per vedere la mappa)
Per prenotazioni: tel 0645448982 – 0645470031
Costo biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro; tessera associativa 2 euro.
Orario spettacoli: dal martedì, mercoledì venerdì e sabato ore 21,00 – domenica  e giovedì ore 18,00.
Riduzioni per gli studenti universitari, gli over 65, tutti coloro che si presentano in teatro come lettori di Saltinaria.it e Mercuzio per gli abbonati metrobuscar e per tutti coloro che presentano un biglietto atac obliterato in giornata.


 

IL TEATRO E’ PATROCINATO DAL MUNICIPIO XI

 

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