mercoledì 22 febbraio 2012

FEMMINILE SINGOLARE: INCONTRO CON MONICA GUERRITORE

Ieri pomeriggio sono andata al Teatro Argentina, a seguire "Femminile singolare" una serie di incontri che la giornalista e scrittrice Emilia Costantini conduce invitando di volta in volta registe, attrici, sportive, imprenditrici, per dialogare insieme sul significato della singolarità del nostro sesso. Ieri era la volta di Monica Guerritore, c'è voluto bene poco tempo per indurmi a prendere la penna in mano e iniziare a scrivere appunti sull'incontro. Gli argomenti toccati sono stati molti e variati, partendo dall'immagine stereotipata che la donna..la femmina ha ai nostri giorni, omologata, plastificata, una Barbie con cui siamo cresciute e dalla cui immagine: alta bionda, vitino da vespa, seni prefetti grandi e alti allo stesso tempo, caviglie da puledra, sono stati bombardati i nostri fratelli, poi diventati comagni di altre donne un immagine così lontana dalla realtà quanto quella delle icone mariane rispetto a come sarà stata veramente la madonna....cosa c'è di singolare in questa immagine? Ormai più nulla! Mentre la vera essenza femminina non  è catalogabile, non è possibile, prenderla e chiuderla in una categoria, Psiche..anima...ragazza che fugge. Non è stato certo facile, come ha raccontato per la Guerritore far capire che una bella ragazza, può essere anche una brava attrice, e le due cose non sono per forza un antitesi, ma possono essere una bella tesi di forma e contenuto. Lei la considera la sua più grande sfida. A volte non è la persona che non riesce a fare tutto, nel caso specifico portare avanti una famiglia con due figlie e allo stesso tempo una carriera, ed avere delle illuminazioni o meglio delle intuizioni, che in seguito verranno brevettate da altri, e lo sguardo dell'altro che si posa in modo non del tutto corretto su di noi. Già fai questo, quello e quel'altro...come è possibile che riesci a fare quest'altra cosa ancora?
Oriana Fallaci, per me Miriam  è stata una persona che ha realmente segnato la mia prima adolescenza e gli anni a venire, e ne sento ancora il dolce peso, quando ero molto piccola sentivo parlare alla radio di Alessandro Panagulis, e non so se per il cognome strano ad un orecchio infantile, o per destino o attrazione che dir si voglia chiedevo ai miei....chi è Alessandro Panagulis? I miei non credo mi abbiano mai dato una risposta esauriente il fatto sicuro è che di lì a pochi anni avrei letto il mio primo libro da adulti: "Un uomo" di Oriana Fallaci, un amore di qulli che non possono cessare per un uomo un eroe che ha combattuto ed è morto  per la libertà e, sinceramente non so cosa penserebbe ora se fosse vivo delle condizioni del suo paese. Monica Guerritore dal 4 marzo sarà in tournèe, partendo da Orvieto con uno spettacolo proprio su Oriana Fallaci, per dire le coincidenze. La Fallaci, non ha caso si era innamorata di Panagulis è stata una donna, che rifiutò di essere incardinata in un ruolo ben preciso, amò la libertà, ebbe dell'esperienze, come quella di andare sul fronte che forse all'epoca nessuna donna aveva osato mai affrontare, e si ribellò sempre alle stanche divisioni maschio femmina fino a farsi appellare  scrittore, una femminilità assolutamente anarchica  non compiacente che alcuni definirono sgarbata...ma una sgarbata libera! La Fallaci è stata un esempio di singolarità femminile. La Guerritore ha partecipato con il Prof. Veronesi e Oliviero Toscani alla campagna per la prevenzione del tumore al seno, dimostrando che una dignosi precoce non lascia problemi. Nel coso dell'incontro si è parlato anche del fatto che lei ha dato voce alle parole di Veronica Lario, spiegando che la foto in cui la Lario era ritratta con un seno nudo, era solamente uno scatto preso nel corso di uno spettacolo che la Lario aveva fatto con Enrico Maria Salerno, impersonando la parte di una donna bellissima il cui marito non era geloso,e  che per un solo istante e con le luci teatrali le tira giù la scollatura, proprio perchè si fidava dei suoi amici, ma appena visto lo sguardo cambiare non si sarebbe più fidato di nessuno. Dare voce alle persone le aiuta ad avere maggior risonanza in quello che hanno scritto. La Guerritore guarda al domani, non bisogna ripiegarsi sul passato ma vivere al meglio il presente, e per quanto riguarda le donne tirar fuori le nostre migliori armi: la dolcezza e la forza.
Miriam Comito

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