mercoledì 20 ottobre 2010

TANGO DE BURDEL, SALON Y CALLE

La Casa Argentina,  sede "culturale" della ambasciata argentina in Italia, ha ospitato la conferenza stampa dello spettacolo "TANGO, de burdel, salon y calle", alla presenza della prima ballerina Eleonora Cassano, la curatrice della Fundacion Julio Bocca, Carla Juliano, il direttore artistico del Teatro olimpico di Roma Lucia Bocca Montefoschi, e l'incaricato d'affari ministro Eduardo Varela. Lo spettacolo che sarà in scena al Teatro Olimpico di Roma dal 2 al 7 novembre 2010 è diviso in 5 atti, nei quali attraverso il ballo, ma anche il canto e la recitazione verrà narrata la storia del Tango la danza sensuale per antonomasia. Protagonista è l'ètoile  Eleonora Cassano che insieme al Ballet Argentino della fundaction Julio Bocca, alla cantante Karina Levine, all'orchestra China cruel porterà lo spettatore a compiere  un viaggio che partirà dalla nascita del Tango intorno agli anni 60 del XIX secolo, fino ai giorni nostri. Nel 1860 L'Argentina era una sorta di terra promessa per immigrati di diverse nazionalità, ognuno portava il suo modo di ballare, le sue danze popolari, ed è proprio in questo crocevia di etnie, tra una Mazurka e un Pasodoble che nasce una nuova danza intrisa di passione e malinconia: il tango. Ma una danza così' sensuale, per i tempi che correvano, non poteva non essere oggetto di censura, infatti nei primi anni del XX secolo il tango fu proibito alle donne, potevano ballarlo solo gli uomini, era considerato una danza amorale e selvaggia, non adatta alle donne per bene, solo le prostitute erano libere di cimentarsi. Come tutte le avanguardie artistiche, per le loro caratteristiche di innovazione  e male accoglienza da parte delle istituzioni anche il tango, ebbe gran fortuna tra la gioventù dei ceti più abbienti che parteciparono attivamente alla sua diffusione in  dapprima in Europa e poi in America intorno agli anni 20'-30', grazie al fatto che questi rampolli venivano mandati dalle famiglie a studiare in Europa, specialmente in Francia, dove spesso e volentieri si perdevano sperperando i soldi di famiglia nei cabaret di Montmatre e non potendo ritornare a Buenos Aires, si trasferivano in America. In Francia si adatta il ritmo del tango alla versione detta "Apache", mentre in America assume la forma divistico hollywoodiana di Rodolfo Valentino (1895-1926), contribuendo alla nascita dell'icona del "latin lover". Dopo la fina della Seconda guerra mondiale, nuovi ritmi stranieri come il Twist, e il Rock conquistarono il cuore dei giovani, e il tango fu considerato un ballo nostalgico. I pochi appassionati rimasti frequentano i "salones de milonga", fuori dal centro cittadino.
Negli anni 80'  il compositore Astor Piazzolla, inaugura un nuovo filone del tango, ne modernizza il ritmo, portandone la composizione a livelli qualitativi mai raggiunti prima. Le nuove generazioni tornano ad identificarsi con il tango e lo fanno tornare in auge. Canzoni come Balada para un loco, e temi strumentali come Invierno, Otono, Primavera y Verano, Porteno, saranno ascoltati e apprezzati non solo a Buenos Aires, ma in tutto il mondo conferendo al tango vaenza universale. E se il tango colto di Piazzolla affascina molte fasce di pubblico nel mondo, quello elettronico (contaminazioni con sonorità elettroniche) risveglia desideri ancestrali di ballare per le strade. Nel XXI secolo il tango è ballato, nei teatri nelle sale da ballo, alle feste, ai festival internazionali, e nelle strade e piazze delle città. Lo spettacolo si avvale della coreografia di Ana Maria Stekelman allieva della statunitense Marta Graham, impegnata nella ricerca delle integrazioni tra il tango, la danza classica e la danza contemporanea.
TANGO, DE BURDEL, SALON Y CALLE
dal 2 al 7 novembre 2010
TEATRO OLIMPICO
P.zza Gentile Da Fabriano 17
Miriam Comito

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